Palombella rossa

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Palombella rossa

Il deputato comunista Michele Apicella ha perduto la memoria in seguito a un incidente d'auto. Amici, giornalisti, compagni di partito lo sollecitino affinché ricordi, ma Apicella raccoglie solo brandelli del suo passato. Giocatore di pallanuoto fin dall'infanzia, ricorda gli allenamenti fatti da bambino. E, poi, una strana tribuna politica.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Palombella Rossa
Attori principali: Nanni Moretti, Silvio Orlando, Mariella Valentini, Alfonso Santagata, Claudio Morganti, Asia Argento, Eugenio Masciari, Mario Patanè, Antonio Petrocelli, Remo Remotti, Fabio Traversa, Giovanni Buttafava, Gabriele Ceracchini, Luisanna Pandolfi, Imre Budavári, Mauro Maugeri, Mario Monaci Toschi, Gianluca Cocchini, Maurizio Failla, Andrea Frascolla, Stefano Frosi, Paolo Lupidi, Andrea Massucci, Pierluca Nanni, Stefano Napolitano, Marco Palermi, Alessandro Rossi, Gennaro Sapio, Giuseppe Torrisi, Telemaco Marcoccio, Marco Messeri, Luca Codignola, Daniele Luchetti, Carlo Mazzacurati, Raúl Ruiz, Mario Schiano, Mario Scotti Galletta, Luigi Moretti, Mostra tutti

Regia: Nanni Moretti
Sceneggiatura/Autore: Nanni Moretti
Colonna sonora: Nicola Piovani
Fotografia: Giuseppe Lanci
Costumi: Maria Rita Barbera
Produttore: Angelo Barbagallo, Nella Banfi, Nanni Moretti
Produzione: Italia
Genere: Commedia, Sport
Durata: 89 minuti

Dove vedere in streaming Palombella rossa

Palombella Rossa / 17 Maggio 2020 in Palombella rossa

“Palombella Rossa” è forse il film che mette più in evidenza lo stile di Nanni Moretti: un film nevrotico, pieno di tic, ossessioni e passione politica. Moretti usa la metafora della palombella per indicare il declino di un certo modo di intendere la politica: l’ideologia comunista, come la palla, sta declinando, bisogna tirare il rigore ” a destra”. Un film “di linguaggio”: “le parole sono importanti” dice Michele Apicella(l’alter ego Morettiano) nel film, ed in questa pellicola ciò si evidenzia in maniera netta ed esplicita. Il modello felliniano si nota in numerosissime scene(il ritorno all’infanzia, la scena quasi onirica dove tutti cantano “E ti vengo a cercare” di Battiato), ma viene declinato in chiave esplicitamente politica, quando invece il regista romagnolo cerca una via più personale. Laddove 8 e 1/2(film di valore ben più alto, ovviamente) mira a descrivere la crisi di un uomo, “Palombella Rossa” è il racconto di una crisi generalizzata di valori, sistemi di riferimento etici e politici a cui non c’è nessuna soluzione se non un ingenuo ritorno ai vecchi valori della sinistra(anche se la scena finale è carica di ironia, nel tipico stile di Moretti)

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Michele è finita, hai perso la partita! / 1 Dicembre 2017 in Palombella rossa

Qui si chiude il ciclo morettiano legato alla figura di Michele Apicella, non un personaggio definito e unico ma una personalità multipla con differenti sfaccettature in ciascun film. Si tratta del periodo della sua carriera più cinico e aspramente politico, segnato da un umorismo a prima vista nonsense, in realtà pregno di significati. Al centro del film vi sono le parole, l’abuso di un linguaggio vuoto, spesso condizionato da termini televisivi, dal politichese, dagli anglicismi etc. (“Noi dobbiamo essere insensibili, dobbiamo essere indifferenti alle parole di oggi“); e poi la crisi del Partito, quel PCI di cui oggi resta solo uno sbiadito ricordo fagocitato dalla deriva centrista, celebrata con teatralità attorno e dentro una piscina nella metafora di uno sport dalla violenza sommersa, la pallanuoto. La piscina si affolla dei personaggi più tipici e caricaturali del dibattito politico italiano, i due ossessionati del tradimento politico (divertenti Alfonso Santagata e Claudio Morganti), il cattolico con il teologo santone, l’arbitro con lo psicanalista appresso, etc. Il Cinema entra diegeticamente nel quadro con le immagini al bar de Il dottor Živago e lo struggente tema di Lara, così come la musica folk americana del Boss fa irruzione in una mitica scena di canto collettivo sulle note di I’m on fire.

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. / 22 Marzo 2017 in Palombella rossa

Breve film tutto giocato sulla metafora onirica che vede protagonista Nanni/Michele smarrito tra passato e presente, concentrato di temi morettiani frullati tanto bene e con una certa originalità stilistica anche, per una pellicola che nella seconda metà sale d’intensità ma che mi ha convinto un pelino meno della prima parte. Comunque molto carino, fondamentale nella sua filmografia perchè, a suo modo, propone un’analisi e critica di un momento storico molto lucida e interessante.

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Palombella Rossa / 21 Febbraio 2015 in Palombella rossa

Un film straordinario in cui Moretti riesce a fondere, attraverso il racconto metaforico di una lunghissima e inverosimile partita di pallanuoto, la riflessione storica sulla perdita d’identità del Partito Comunista Italiano (il film è del 1989), sul disorientamento esistenziale di un’intera epoca, alla messa in gioco delle proprie personali ossessioni – filtrate dal disegno e dalle necessità dell’opera -, un esporsi in prima persona che come sempre nei lavori del regista nostrano non si dà mai come fine a se stesso, ma in relazione alla tematica generale con cui si integra alla perfezione.

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