Outrage Beyond
/ 20126.422 votiMentre infuria una vera e propria guerra tra due potentissimi clan di yakuza, la polizia decide di rimettere in libertà Otomo, creduto morto, per farsi aiutare a interrompere la scia di sangue creata dal conflitto.
Francesco ha scritto questa trama
Titolo Originale: アウトレイジ ビヨンド
Attori principali: Takeshi Kitano, Ryo Kase, Toshiyuki Nishida, Shun Sugata, Ken Mitsuishi, Tomokazu Miura, Yutaka Matsushige, Shigeru Kōyama, Hirofumi Arai, Kenta Kiritani, Fumiyo Kohinata, Machiko Ono, Hakuryu, Sansei Shiomi, Akira Nakao, Hideo Nakano, Katsunori Takahashi, Tetsuji Tanaka, Ippei Sasaki, Tatsuo Nadaka, Kenta Kamiya, Tokio Kaneda, Shoken Kunimoto, Takashi Yamanaka, Sarara Tsukifune, Takeo Nakahara, Masanobu Sakata, Wataru Shihôdô, Daisuke Nagakura, Chigusa Takaku, Tsuyoshi Nakano, Jinta Nishizawa, Arata Yamanaka, Daisuke Tsukahara, Minoru Nanaeda, Soichiro Kitamura, Daisuke Honda, Ayumu Saito, Koji Nakamura, Makio Hiraiwa, Eiji Nakamura, Takahiro Kuroishi, Sansho Fukami, Koji Hatta, Mostra tutti
Regia: Takeshi Kitano
Sceneggiatura/Autore: Takeshi Kitano
Colonna sonora: Keiichi Suzuki
Fotografia: Katsumi Yanagijima
Costumi: Yohji Yamamoto, Kazuko Kurosawa
Produttore: Takio Yoshida, Masayuki Mori
Produzione: Giappone
Genere: Orientale, Azione, Poliziesco
Durata: 110 minuti
Dove vedere in streaming Outrage Beyond
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Sono probabilmente due i cardini principali che avevano mosso i fili del primo Outrage: il tradimento, perpetuato senza scrupoli da tutto e tutti, e il contrasto tra tradizione e modernità, che Kitano sintetizza spesso come un vero e proprio confronto generazionale. Il giovane che, ubriaco del nuovo contesto sociale dettato dal suo tempo, manca volentieri e senza premure di rispetto al vecchio. Fino a quando il vecchio non si incazza e gliele suona per farlo rigare dritto.
Questo Outrage Beyond si avvale pressapoco della stessa formula. La storia si svolge cinque anni dopo gli eventi del primo capitolo. Otomo non è morto (?) e diventa il pretesto per rimettere in scena il teatrino di uccisioni a profusione (sempre molto fantasiose bisogna dire, vedere alla voce palle da baseball).
Il film però risulta troppo ancorato alla struttura del predecessore e, a parte qualche colpo di scena finale, non coinvolge e non convince appieno a parer mio.
Non rimane che aspettare l’ultimo tassello di questa già annunciata trilogia. E aspettare un ritorno di Kitano a quel cinema perennemente in bilico tra violenza e sentimentalismo (con qualche piccola risata a condire il tutto).
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