Recensione su Out of Sight

/ 19985.787 voti

Godibile e divertente / 15 Ottobre 2020 in Out of Sight

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Becco per puro caso i titoli di testa di Out of Sight, durante un passaggio del film di Soderbergh in tv, e chiedo al mio compagno di divano: “Tu l’hai mai visto? Io, no. Lo guardiamo? Ouh, l’amico Soderbergh!”. Lui: “Sì, l’ho visto quando è uscito, nel ’98, ma non me lo ricordo, sì sì”.
Così, Soderbergh ci ha salvato la serata cinematografica.

Perché questo heist movie romanticone si è lasciato guardare assai bene: solito buon ritmo del nostro, attori tuuutti iin bolla (quanto si piaceva Clooney, all’epoca, quanto si piaceva! E questo è quel tipo di film perfetto per esaltare il suo fascino da guascone piacione), storia neo noir quanto basta (la sceneggiatura di Scott Frank, candidata agli Oscar, si basa sull’omonimo romanzo di Elmore Leonard), intreccio friccicariello, personaggi interessanti (anche se non sempre credibili) e risultato godibile e divertente.
Cosa volere di più?

P.s.: che roba… qui, Michael Keaton (che non risulta accreditato nel cast! Eppure, è riconoscibilissimo, quando compare in scena) interpreta (praticamente, indossando perfino gli stessi abiti!) l’agente dell’FBI Ray Nicolette, un personaggio che, pochi mesi prima, Quentin Tarantino aveva portato al cinema in Jackie Brown (altro film tratto da un altro romanzo di Leonard). I due film avrebbero potuto avvicinarsi ulteriormente, se anche Samuel Jackson, che compare in entrambi i cast, avesse interpretato lo stesso personaggio in entrambi i lungometraggi!

Lascia un commento