Recensione su La mia Africa

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Mal d’Africa. / 12 Settembre 2013 in La mia Africa

– “Quando hai imparato a volare?” – “Ieri”.
…e tintinnando, con piccoli rumori sordi e acuti, ci si solleva dalla verde distesa che sembrava far parte del nostro corpo. Verdi chiome e verdi pendii disegnano distanze che si riuscivano solo ad immaginare; dolci declivi e simmetriche curvature cullano le ali che portano via il fiato. E poi via, sulla scia di filari di marroni formiche cornute che aumentano il passo per sfuggire all’ombra. Ed arriva l’azzurro, il glauco del mare che non esiste quando siamo “reali” e del cielo che invece ci schiaccia senza alcuna consapevolezza… ed un fiume nel fiume con colori cangianti dal rosa all’invisibile per poi tornare all’azzurro. Ed infine nel bianco, nel morbido bianco, quando ormai si è persa ogni speranza di poter respirare o di poter comprendere o di poter dare un senso a ciò che cerchiamo di fare ogni giorno.
– “Quando Dio vuole punirti… esaudisce un tuo desiderio”.

Carico di sensazioni, di forti sentimenti (senza paura di sbagliare anche quando lo si fa). L’unica pecca è che, a differenza del libro, la pellicola sembra quasi autocelebrativa, femminista ed a volte un po’ snervante, ma non perde il carico emotivo, grazie anche alle splendide immagini di quell’Africa… che non sarà mai mia.

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