Recensione su Ossessione

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Nero italiano / 3 Settembre 2013 in Ossessione

Il melodrammone di Visconti si ispira liberamente al magnifico noir di Cain, e coglie soprattutto il lato oscuro della relazione tra i due amanti complici, che come un’ombra si distende pian piano coprendo ogni illusione di felicità. Non mi piacciono troppo le interpretazioni dei protagonisti, ma c’è da emozionarsi davanti al ‘paesaggio sonoro’ costruito da Visconti, dall’aspetto scenografico perfettamente sottolineato dalle musiche. C’è poi quell’Italia periferica, fatta di strade sterrate, trattorie, vecchie insegne pubblicitarie e giradischi che conferisce quella punta di nostalgia, di piacevole amarcord da cartolina, dove si incastra il perfetto noir in stile americano, solido e quadrato.

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