Recensione su Orlando

/ 19927.376 voti

26 Aprile 2013

Come secondo film del seminario “Prospettiva Queer”, dal romanzo di Virginia Woolf. un racconto lungo 4 secoli, che mette insieme tematiche di genere, amore, lirica e realizzazione personale. Una meravigliosa Tilda Swinton è Orlando, uomo alla corte seicentesca della regina Elisabetta e poi donna, amante, madre e poetessa. La regista Sally Potter, con dei tocchi leggeri e aggraziati ( che mi hanno ricordato un po’ lo stile di Sofia Coppola) da vita ad una trasposizione cinematografica che ha dalla sua una struttura temporale a salti, attraversata da una vena magica mai fasulla e accompagnata da musiche sinceramente evocative e commoventi, una vera gioia per le orecchie per quel che mi riguarda. A tutto ciò vanno aggiunti i costumi opulenti e bellissimi e la prova recitativa perfetta della Swinton, forse l’unica attrice possibile per un ruolo del genere, che con uno sguardo verde e penetrante e una fisicità longilinea e androgina riempe lo schermo e dispensa battute sagaci, ironiche e poetiche.
Bellissimo.

Lascia un commento