Recensione su Onibaba - Le assassine

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Maschere / 1 Giugno 2021 in Onibaba - Le assassine

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Kaneto Shindo, uno dei registi giapponesi più prolifici dell’epoca, inserì nel Kaidan Eiga (gli horror giapponesi) una buona dose di erotismo, tratteggiando figure femminili costrette a sopravvivere in un mondo segnato dalla misoginia e dalla violenza maschile. Girato in un bianco e nero monocromatico in un ambiente selvaggio come le sue protagoniste, la storia del film si svolge durante una delle tante guerre nel Giappone del XIV secolo. Una vedova (Jitsuko Yoshimura) e sua suocera (Nobuko Otowa) sopravvivono uccidendo i samurai che vagano nella loro palude, vendendo poi le armature e tutti i loro oggetti di valore che trovano. Il loro rapporto s’incrina, dando luogo a una serie di eventi che portano alla loro reciproca distruzione, quando la più giovane inizia una relazione con un vicino tornato dalla guerra, Hachi (Kei Satô). La suocera disapprova, anche perché vorrebbe Hachi per sé stessa, e cerca di spaventare la nuora apparendogli travestita da demone, con una misteriosa maschera presa a un samurai morto, che la donna, dopo essersi bagnata sotto la pioggia, non riesce più a rimuovere dal viso. Quando riuscirà a togliersela, scoprirà che il suo volto è ora sfigurato, come lo era quello del samurai cui apparteneva.

2 commenti

  1. laschizzacervelli / 1 Giugno 2021

    Finalmente qualcuno che recensisce pellicole poco conosciute e magari un pò datate, proprio come piacciono a me! Mi sono segnata due-tre titoli, ti ringrazio davvero tanto, mi hai incuriosita e non succedeva da un bel pò!

    • azz1970 / 2 Giugno 2021

      Grazie a te, spero che i film risultino interessanti. Molti si trovano su youtube, anche se in versione originale.

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