Once

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Once

Dublino. Mentre si esibisce con la chitarra per strada, un giovane musicista conosce una ragazza ceca, anche lei appassionata di musica, che nel tempo libero suona il pianoforte. Dopo essersi incontrati, i due iniziano a frequentarsi e a collaborare insieme alla scrittura di nuove canzoni. Nel 2008 il film ha vinto l'Oscar per la Miglior Canzone, Falling Slowy.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Once
Attori principali: Glen Hansard, Markéta Irglová, Hugh Walsh, Gerard Hendrick, Alaistair Foley, Geoff Minogue, Bill Hodnett, Danuse Ktrestova, Darren Healy, Mal Whyte, Marcella Plunkett, Niall Cleary, Sean Miller, Mostra tutti

Regia: John Carney
Sceneggiatura/Autore: John Carney
Colonna sonora: Glen Hansard, Markéta Irglová
Fotografia: Tim Fleming
Costumi: Tiziana Corvisieri
Produttore: Martina Niland, David Collins
Produzione: Irlanda
Genere: Drammatico, Musica, Romantico
Durata: 85 minuti

Dove vedere in streaming Once

Delicate tensioni emotive / 29 Aprile 2017 in Once

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sei stelline e mezza)

Questo film di Carney è una specie di musical a metà, senza balletti, ma scandito in maniera (quasi puntuale) da diversi brani cantati.
La storia di Lui e Lei (i protagonisti, infatti, non hanno un nome) è semplice semplice, ed è raccontata con un ritmo particolarmente tranquillo, ideale (per intenderci) per un sabato pomeriggio sul divano.
Nel complesso, ho apprezzato soprattutto il fatto che, benché romanticisssssimo, il film è privo di una canonica storia d’amore.
Lui e Lei si piacciono (Lei gli dichiara anche il suo amore in ceco, e Lui, ovviamente, non afferra), ma entrambi preferiscono non scommettere sul sentimento reciproco, anche se inespresso, e, forse, sono un po’ vigliacchi, ma -narrativamente- ho apprezzato l’assenza di una parentesi “di coppia” e, al contrario, la presenza di una tensione emotiva, molto delicata, tra i due.

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Gente di Dublino / 14 Luglio 2014 in Once

Quando non è impegnato a guadagnarsi da vivere riparando gli aspirapolvere nel negozio gestito dal padre, un ragazzo appassionato di musica (Glen Hansard), dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, sfoga la sua rabbia suonando la chitarra per le strade di Dublino. Il suo sogno è quello di trasferirsi a Londra, registrare un album e diventare un musicista professionista: un giorno incontra una ragazza straniera (Markéta Irglová), sposata e madre di una bambina, che proviene dalla Repubblica Ceca e che si mantiene vendendo fiori per le vie della città. Lei adora suonare il pianoforte, e i due decidono di unire le forze per comporre qualcosa insieme.
“Once” è un piccolo e mediocre film che mostra una Dublino popolata da persone povere e modeste che si arrangiano come possono e che per tirare avanti svolgono anche i lavori più umili. Questo è senza dubbio l’unico aspetto interessante del film, che per il resto delude e annoia. Il tono generale è dimesso, il ritmo troppo lento, e la messa in scena è di una povertà che definire imbarazzante è poco (guardandolo, si vede chiaramente che è stato girato con un budget irrisorio). Le canzoni, poi, sono francamente troppe, e dopo un po’ non se ne può più di sentirle, anche perché i testi sono infarciti di frasi scontate e ovvie.
Più che Stuart Murdoch e Isobel Campbell, o Damien Rice e Lisa Hannigan, i due protagonisti, con le loro canzoncine banalotte, sembrano Al Bano e Romina Power. Il che è tutto dire. Il volenteroso John Carney in cabina di regia ce la mette tutta per confezionare una pellicola gradevole e dignitosa, ma la buona volontà non basta per fare un bel film, e nonostante il regista riesca ad evitare la melassa, “Once” sconta una sceneggiatura (dello stesso Carney) esile e abborracciata. La storia funziona per un quarto d’ora, ma poi con il passare dei minuti subentra la monotonia e gli sbadigli si sprecano.
Malgrado l’impegno del regista e degli attori, il risultato finale non arriva nemmeno alla sufficienza. “Once” non è una ciofeca come “(500) giorni insieme” di Marc Webb, è soltanto un filmetto innocuo e impalpabile che non lascia nessuna traccia nella memoria dello spettatore. Gli estimatori, comunque, non mancano, tanto che alcuni lo considerano un piccolo cult. Sorprendentemente, perfino un grande regista come Steven Spielberg ha speso parole di elogio nei confronti di quest’operina fragile e inconsistente. “Falling Slowly” di Glen Hansard e Markéta Irglová, nel 2008, ha vinto l’Oscar come Miglior Canzone.

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25 Agosto 2013 in Once

Bellissimo film ambientato in Irlanda (che io adoro, quindi forse sono un po’ condizionata) con musiche notevoli (cantate dai due interpreti che, nel film e nella vita, sono anche musicisti) e con un particolare che mi è piaciuto molto: mi pare di ricordare (e qui spoilero un po’, se non volete sapere non leggete) che tra i due non c’è nessuna storia d’amore, come forse uno si aspetterebbe. Invece c’è solo una bella amicizia e un’intesa musicale, non il solito banale epilogo.

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