Recensione su C'era una volta in Messico

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6 Aprile 2014

Tra i meno peggio di Rodriguez, questo film dal titolo irriverente, se non proprio oltraggioso, è un condensato di assurdità e violenza gratuita, tra il pulp e il western.
Va bene l’autoironia, ma un agente della CIA che gira per le strade del Messico con una maglietta con scritto CIA (a caratteri cubitali) mi sembra francamente eccessivo, roba da sketch di cabaret, pretenzioso in un film del genere.
Cast altisonante (anche se svettano soltanto Depp e Dafoe).
Regia arrembante ma abbastanza canonica di un Rodriguez che si occupa anche della fotografia, del montaggio, delle musiche (fin qui tutto bene), oltre che della sceneggiatura (la falla della pellicola).
La parte che sembra più paradossale della storia, ossia le trame cospirative, la corruzione dilagante, il Paese in mano ai narcos, è la più vera e verosimile, peculiarità dei Paesi del centroamerica.

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