Recensione su C’era una volta a... Hollywood

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Incomprensibile / 16 Novembre 2019 in C’era una volta a... Hollywood

E’ il mio secondo Tarantino e sicuramente non ci sarà il terzo. Che senso ha questa storia? Si tratta di una struttura vagamente ispirata a La grande Bellezza? Seguiamo infatti i protagonisti nei loro incontri apparentemente scollegati tra di loro. Va bene presentare la comune hippie ma è necessaria la scena nella casa del cieco. La presenza di Sharon Tate sullo sfondo poi mi sembrava pretestuosa e inutile, gli assassini sono presentati come degli imbecilli ma il “mancato” delitto mi sembra quasi una mancanza di rispetto delle vere vittime.
Riguardo i dialoghi poi …. mi sembrava che lo sceneggiatore volesse dire guardate che bei dialoghi scrivo, non sono dialoghi presi dalla strada, non sono nemmeno trattati di filosofia epicurea ma sono i migliori dialoghi del mondo…

4 commenti

  1. Stefania / 17 Novembre 2019

    Come mai questo film ti ha fatto venire in mente La grande bellezza di Sorrentino?

  2. leodefrenza / 17 Novembre 2019

    In entrambi i film non c’è una vera storia che inizia, si sviluppa per poi concludersi. Nei due film troviamo una successione di incontri che raccontano un ambiente che non sempre servono allo sviluppo della storia.

  3. Insomnium / 24 Febbraio 2020

    No aspetta.
    Guarda Kill Bill , Bastardi Senza Gloria, Pulp Fiction
    vedrai che cambi idea.
    Gli ultimi due film di Tarantino sono terribili (e pure Django, sa di “già visto” , pur non essendo una palla infinita sia chiaro)

    • leodefrenza / 24 Febbraio 2020

      Dei film da te citati ho visto solo “bastardi senza gloria “. Lo preferisco a questo ultimo film anche se ricordo l’esasperante lunghezza di certe scene e dialoghi. Frutto secondo me solo di auto compiacimento.

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