Oltre il giardino
/ 19797.8116 votiDa un romanzo di Jerzey Kosinki. Chance è un giardiniere analfabeta che ha passato tutta la vita con un ricco signore e la sua domestica e il solo mondo che conosce è quello della TV. Alla morte dell'anziano signore, Chance si troverà di colpo proiettato all'esterno e dovrà confrontarsi con il mondo della politica e dei salotti vip.
luca.curtaz ha scritto questa trama
Titolo Originale: Being There
Attori principali: Peter Sellers, Shirley MacLaine, Melvyn Douglas, Jack Warden, Richard Dysart, Richard Basehart, Ruth Attaway, David Clennon, Fran Brill, Denise DuBarry, Alice Hirson, Jerome Hellman, John Harkins, James Noble, Mitch Kreindel, Oteil Burbridge, Richard Venture, Sam Weisman, Elya Baskin, Hal Ashby, Mostra tutti
Regia: Hal Ashby
Sceneggiatura/Autore: Robert C. Jones, Jerzy Kosiński
Colonna sonora: Johnny Mandel
Fotografia: Caleb Deschanel
Costumi: May Routh
Produttore: Charles Mulvehill, Andrew Braunsberg, Jack Schwartzman
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 130 minuti
Dove vedere in streaming Oltre il giardino
Tutta la prima parte del film è molto bella, ci si affeziona al protagonista, si ride di gusto e c’è spazio anche per una discreta dose di critica sociale rivolta ai meccanismi mediatici americani (principalmente quelli televisivi), poi però il meccanismo si inceppa un po’. Le “uscite” di Sellers cominciano a suonare un po’ tutte uguali e nonostante alcuni picchi geniali tutto sembra un abbastanza ripetitivo. I momenti di comicità durano un po’ troppo e il rischio è quello di cadere nella farsa.
Sellers è comunque immenso ed è impossibile non pensare un po’ a Forrest Gump vedendolo alle prese con la follia della nostra società, fatta di assurde complicazioni.
Il finale può lasciare un po’ perplessi sul momento, ma è davvero molto poetico.
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Evidentemente questo tipo di ruoli piace ad una certa categoria di attori perchè Sellers – come Servillo in Viva la libertà! – riesce bene a far passare il messaggio che il politico in sè è una figura usurata, opportunista ed ipocrita.
Quello che secondo me rende più bello il film con Sellers è che il suio giardiniere è fondamentalmente un autistico, una persona chiusa nel suo guscio, da cui riesce ad uscire solo attraverso la televisione. Forse “uscire” è il termine sbagliato. Meglio “guardare fuori”: Chance guarda il mondo dalla televisione, non lo incontra mai. La sua mente ha i confini del suo giardino. I suoi modi sono quelli gentili e sinceri di un bambino che assurge a guru, mettendo in rilievo l’ipocrisia della gente e del “nostro” mondo.
In viva la libertà! si vuol quasi richiamare alla mente la morte dell’idealismo e dell’ideologia politica, qui si riesce molto meglio ad evidenziare una generale e totale stupidità della politica e della televisione in generale.
Fantastico Sellers: l’uomo giusto per questo tipo di ruolo. Splendido il finale.
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Un lontano cugino di Forrest Gump. Vedere per credere.
Edit: ma tu guarda… anche nella scheda dicono così! 😀