Recensione su Oldboy

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La parola uccide più della spada! / 20 Giugno 2021 in Oldboy

Dae-su è un giovane sposato con una figlia piccola e con il vizio di andare a donne e bere quando può. Una notte viene arrestato per ubriachezza molesta e rilasciato dopo poco. Appena uscito dalla Stazione di Polizia, scompare e non si hanno più tracce di lui. Si risveglierà in una stanza da lui sconosciuta e li ci rimarrà imprigionato per 15 anni senza saperne la motivazione. Il suo odio verso chi lo aveva imprigionato crescerà sempre di più. Un giorno si risveglierà sul tetto di un palazzo. La sua prigionia era terminata.
Finalmente era libero ma aveva in mente solo una cosa: VENDETTA.
OLDBOY fa parte della Trilogia della vendetta diretta da Park Chan-wook ed è tratto dall’omonimo manga di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya (che purtroppo non ho mai letto ma che cerco da tempo). La trama è pazzesca. Come vendicarsi di un torto che si subisce in maniera lenta ma determinata e machiavellica. Duro, violento, pesante per come viene trattato l’argomento ma irresistibilmente affascinante.
Bravissimi Choi Min.sik e Yoo Ji-tae. Chi sono? Vedetelo e scoprirete!!!
Vinse il Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 2004 premiato da Tarantino e ricevendo anche il plauso dello stesso regista statunitense.
Avvertenze: non sbagliatevi a vedere il remake di Spike Lee. Non è alla sua altezza. Solo l’originale vale. La copia è appena sufficiente.
Un film cult!
Ad maiora!
#filmaximo

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