Commedia generazionale per varie generazioni di spettatori / 22 Giugno 2022 in Notte prima degli esami
Commedia generazionale gradevole che rivedo sempre con simpatia.
Con il film che fece il boom al botteghino italiano nel 2006, Brizzi (che, per questo primo lungometraggio, vinse un David come miglior regista esordiente) rinnova in qualche modo il filone delle commedie di ambientazione romana con giovani protagonisti alle prese con piccoli grandi problemi legati all’ingresso nella cosiddetta vita adulta (penso a film come Racconti romani di Franciolini e Poveri ma belli di Risi) e viaggia su echi vanziniani d’epoca (Sapore di mare, Amarsi un po’).
Personaggi e situazioni sono molto stereotipati, ma sono delineati con il sufficiente grado di definizione, funzionale a intercettare più generazioni di spettatori.
Il film è capace di suscitare contemporaneamente nostalgia in chi era adolescente (o genitore di adolescenti) negli anni Ottanta, come impone la biografia dei protagonisti, e a mostrare affinità con “i ragazzi di oggi” (perché, gira gira, oso dire inevitabilmente, tutto si ripropone con piccoli scarti formali).