19 Luglio 2013
Seventies, Charlie va a scuola ma non fa il surf, è al primo hanno di igh school, solito ragazzetto spaesato che in mensa mangia solo, ed è tanto triste. Non solo per quello, sed etiam perché gli è morto il migliore amico, gli è morta la migliore zia, forse non ci dicono che gli è morto anche il gatto. Non è che Charlie porti un po’ sfiga? Uhm.
Eppure Charlie riesce ed esce dal guscio, conoscendo e diventando amicicio con i fratellastri Patrick-supergay e Sam, che sono matti e intelligenti e nice e ascoltano bella musica e fanno tutte le cose cool. Si innamora di Sam, che però no, però una limonata sì, allora lui d’inerzia si mette con quella brutta, però non gliel’appoggia (e ci mancherebbe, è brutta), la molla, si stacca dal gruppo, elastico, si riavvicina. Solite paranoie american-adolescenziali, la trama quella è perché l’ambiente quello è, tratta da un libro scritto dallo stesso regista anni fa. C’è in più il torbido ed il dolore che riscattano, Charlie è depresso (ah, ma allora lo fa il surf!), ha questo tumulto di sofferenza dentro e quando i suoi amici partono per il college esplode. Flashback, la zia probabilmente gli toccava il birillo lui settenne, painpainpain, corsa a traumi da superare.
C’è chi ha visto in Charlie un protagonista troppo passivo, tutti lo accusano di non muoversi, ma non mi sembra affatto inverosimile, anzi; io non farei di meglio :/ Però non succede esattamente così, la gente non trova amici cool e simpa che ti prendono dal buco che ti sei scavato in testa e ti portano a essere infinito. Lui ha questa faccia da grullo simpatico e placido e mansueto, Patrick è lo stesso che aveva fatto quel film inquietante con Tilda S che ho sinceramente paura a vedere, Sam è tipo Hermione di HP (la venditrice di stampanti, dico) ma io ovviamente non me ne ero accorto ^_^ però mi sembrava di averlo già sentito da qualche parte quel nome. Inoltre wiki dice che i produttori sono gli stessi (c’è pure J. Malkovich) di Ghost Wolrd e Juno.
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