Recensione su No - I giorni dell'arcobaleno

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Non sono obiettiva / 30 Novembre 2012 in No - I giorni dell'arcobaleno

Premettiamo che Gael Garcia Bernal mi fa impazzire, pure con il codino alla Baggio, in questo film è un trentenne pubblicitario con un figlio e complicati rapporti con la moglie.
Viene assoldato per la campagna del no alla ricandidatura di Pinochet che ovviamente viene considerata inutile e senza speranze.
Tra jingle ripetitivi e pubblicità stile mulino bianco la campagna comincia a smuovere l’opinione pubblica e i cittadini mettendo in difficoltà il regime.
Come finisce non ve lo dico ma besta leggere la storia del Cile per scoprirlo.

7 commenti

  1. laschizzacervelli / 30 Novembre 2012

    Proprio non lo conoscevo questo film, grazie alla tua recensione lo cercherò! A proposito, qualsiasi donna sana di mente dovrebbe andare pazza per Bernal 😉

  2. sempreassurda / 3 Dicembre 2012

    Qui poi va pure con lo skate!

  3. lithops / 25 Gennaio 2013

    Anch’io non sono obiettivo, mi piacciono moltissimo i film di Larrain, spietati, crudeli, bellissimi.
    L’hai visto a Torino, immagino. Mi sa che per poterlo vedere passeranno mesi, e bisogna sperare anche che qualcuno lo traduca.

  4. sempreassurda / 30 Gennaio 2013

    Beh meriterebbe la distribuzione e poi i film di Larrain sono sempre stati distribuiti, magari in poche sale. Io ho visto solo post mortem ma questo è non è così crudele, il messaggio è speranza sempre, anche se può sembrare di combattere contro i mulini a vento… Ovviamente ci vogliono le giuste armi per vincere e qui il film è chiaro, la consapevolezza dei prpri mezzi rende possibile l’impossibile!

  5. lithops / 2 Febbraio 2013

    Usciti i sottotitoli (a chi interessa). Grazie a chi lo ha tradotto. Non vedo l’ora di vederlo…

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