Contraddizioni ingiustificate / 29 Marzo 2022 in La fiera delle illusioni - Nightmare Alley
Il film non riesce a rendere convincenti i suoi protagonisti. Chi è Stan Carlisle? Un omicida? Un ragazzo gentile? Un ambizioso pronto a tutto? Un uomo roso dai rimorsi? Un truffatore esperto di cold reading? Un ingenuo che non coglie i segni del tradimento? È tutte queste cose assieme, ma senza che le contraddizioni siano giustificate chiaramente da un’evoluzione interiore, da una reazione ad eventi diversi. Allo stesso modo, non è credibile il comportamento di Lilith Ritter. Cosa la muove? Il denaro? Lo nega lei stessa. La vendetta per l’umiliazione subita? Ma questa non era tale da giustificare una rappresaglia così estrema e complicata. Due ore e mezza di film e l’impegno di due attori eccellenti non bastano a chiarire le cose e a dare un senso alla vicenda (per il resto non proprio imprevedibile). Il finale, con la sua iperbolica espiazione, appare di conseguenza e inevitabilmente del tutto ingiustificato.
Esattamente: i personaggi sono senza identità drammaturgica, si muovono in scena senza avere, perdere o acquistare spessore.
Sì, lo scrivevi anche nel tuo commento. (Per inciso, uno dei piaceri di questo sito consiste nello scrivere la propria recensione, e poi scoprire che qualcun altro – in genere tu, ma non solo – aveva già espresso le stesse idee, sia pure con maggiore profondità. Ci si sente in compagnia.)
“Ci si sente in compagnia”: è uno dei piaceri che NientePopcorn.it dà anche a me ^_^