Nico, 1988

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Nico, 1988

La bellissima Christa Päffgen è conosciuta dai più come Nico, la musa di Andy Warhol, voce dei Velvet Underground di Lou Reed. Dopo l'esperienza con la band, Christa ha iniziato una seconda vita, sia a livello personale che artistico. Ormai quarantenne, scende a patti con la propria immagine e prova a ricostruire il rapporto con il suo unico figlio. Intanto, gira l'Europa con un nuovo gruppo.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Nico, 1988
Attori principali: Trine Dyrholm, John Gordon Sinclair, Anamaria Marinca, Sandor Funtek, Thomas Trabacchi, Karina Fernandez, Calvin Demba, Francesco Colella, Freddy Drabble, Matt Patresi

Regia: Susanna Nicchiarelli
Sceneggiatura/Autore: Susanna Nicchiarelli
Fotografia: Crystel Fournier
Costumi: Francesca Vecchi, Roberta Vecchi
Produttore: Alessio Lazzareschi, Gregorio Paonessa, Valérie Bournonville, Marta Donzelli, Joseph Rouschop
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Musica, Azione, Biografico
Durata: 93 minuti

Dove vedere in streaming Nico, 1988

Nico. / 16 Settembre 2018 in Nico, 1988

Ho letto pareri discordanti su questo film. A me è piaciuto. Da amante delle biografie e delle anime tormentate, ho scoperto Nico in un certo senso per la prima volta, una Nico che conoscevo solo per gli anni 60 e i Velvet Underground, ovvero quello che lei in realtà odiava. Questo film ci mostra la vera Nico, o meglio Christa, quello che è venuto dopo, le conseguenze delle sue scelte, la SUA musica, l’eroina, il figlio. Una Nico “brutta”, capelli scuri, che si libera della sua immagine da “icona”, da modella, dalla bionda Nico che conosciamo tutti, per mostrarci una realtà molto più cruda. Attrice bravissima, perfetta.

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Buona comunione di narrazione, estro interpretativo e tecnica cinematografica / 2 Luglio 2018 in Nico, 1988

Con Nico, 1988, Susanna Nicchiarelli riesce nel difficile compito di realizzare un film biografico senza inciampare in facili agiografie, mostrando una versione difettosa e particolarmente umana di Christa Päffgen. Così facendo, la regista e sceneggiatrice, premiata per questo film a Venezia 2018 nella sezione “Orizzonti” e, per la miglior sceneggiatura, ai David 2018, rende merito non solo all’artista, ma, prima di tutto, alla donna.
Oppressa da una notorietà ingombrante e dall’eredità musicale dei Velvet Underground che, negli anni, hanno offuscato la sua identità personale e artistica, la Christa ex Nico della Nicchiarelli è una donna irritante, fragile, testarda e anticonvenzionale, non sempre conscia delle proprie mancanze e dei suoi difetti, spesso lontana distanze siderali da ciò che la circonda, tenacemente onesta e ostinata nei confronti dei palpiti artistici che le si muovono dentro.

C’è un momento, nel film della Nicchiarelli, che mi ha davvero emozionata. Si tratta della ricostruzione di un concerto tenutosi in una Praga di regime. La bella interpretazione di Trine Dyrholm, che, nel film, esegue con efficace mimetismo vocale tutte le parti cantate (con l’accompagnamento musicale originale della band torinese Gatto Ciliegia e il Grande Freddo), qui si esprime ai massimi livelli, supportata da un brano dal fascinoso sapore new wave come My Heart is Empty e da valide scelte di scenografia, montaggio, fotografia e regia.
Laddove baluginano i limiti economici della produzione, supplisce la bravura dei professionisti che fanno parte del cast. Narrazione, estro interpretativo e tecnica cinematografica, qui, si sposano con un’efficacia che dà vita, in una sequenza come questa, a un risultato dal respiro quasi epico.

Ho trovato molto interessante anche il documentario presente nel dvd del film e dedicato alla lavorazione della pellicola, con ricche interviste a tecnici, attori e musicisti coinvolti nella produzione.

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