Pessimo / 30 Dicembre 2015 in Neverwas. La favola che non c'è

Filmaccio senza identità: benché vorrebbe esserlo, non è un fantasy, né un racconto di formazione, non è una storia di alienazione e/o di “redenzione”. Nel complesso, è solo un plateale spreco di risorse, a partire dal ricco cast (Ian McKellen, Aaron Eckhart, Nick Nolte, Jessica Lange, Brittany Murphy, William Hurt e, in ruoli inspiegabilmente inutili, se non al limite dell’invisibilità, Alan Cumming e Vera Farmiga) fino alle risorse tecniche, su cui spiccano le musiche (onnipresenti) di Glass.
Regia senza arte né parte, sceneggiatura quasi inesistente: è palese che gli attori non abbiano mai chiaro cosa facciano (e cosa dicano) e perché debbano fare determinate cose.
I rapporti irrisolti tra il protagonista e i genitori (presumibilmente, la chiave di volta della vicenda) hanno premesse poco più che aleatorie, molto è taciuto e soprasseduto, semplicemente perché non sembra essere stato contemplato dalla sceneggiatura.
Irritante e inconcludente.

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