Recensione su Opera senza autore

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Un film sull’arte contemporanea / 12 Settembre 2018 in Opera senza autore

Questo film è la migliore approssimazione di una risposta alla annosa questione: “ma cos’ha di bello l’arte contemporanea?”. La risposta di solito è evasiva, e senza un reale impegno di osservazione e riflessione rischia spesso di suonare come una supercazzola. Un film di tre ore invece può fornire l’humus ideale per una riflessione così profonda e permettere di decifrare quella misteriosa inclinazione al coinvolgimento di cui è capace un’opera d’arte pur priva di una chiave di lettura evidente. “Opera senza autore“, nonostante questo prezioso servizio culturale, in sé non è però un film indecifrabile, anzi si culla (con misura e rigore apprezzabili) sui terreni convenzionali della ricostruzione storica e delle relazioni familiari (oltre che a momenti di eccessiva teatralità quasi patetici ma perdonabili, anche per l’insistente contributo della colonna sonora di Max Richter), rinunciando ai conflitti umani per preferire l’illustrazione della fatica di vivere e di fare arte.

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