30 Luglio 2014 in Mutande pazze

Lungometraggio che difficilmente potremmo definire film, perché interamente costruito attraverso un confuso stile “ultracafonal” anticipatrice dell’estetica di Dagospia. Senza pretendere da prodotti di questo tipo un’autentica critica o interpretazione alla società, “Mutande pazze” non muove neppure una risata se non nello straordinario cameo di Aldo Busi e nel finale catastrofico capace di prendere in giro anche Zabrieskie Point. Il risultato è talmente sgangherato e autocompiaciuto che non è possibile giustificarlo neppure parlando di “iper-realismo”.

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