Recensione su Mulholland Drive

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13 Dicembre 2013

Un nuovo metodo narrativo, “Mulholland drive” è soprattutto questo, creato dall’accostarsi di virtuosi tecnicismi (a cominciare dallo stupefacente montaggio) e di una aura filmica raramente o mai così presente come in questo caso. C’è una storia fatta di pulsioni sessuali, intrighi, morte e inconsci pericolosi, da cui deriva un tentativo di evasione che sa di psicosi. Si pone su vari livelli in cui la trama cruda e secca si amalgama, in un modo in cui sinceramente non saprei descrivere, ad un locus onirico dai tratti spiazzanti e unici. Da rivedere.

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