Much Ado About Nothing

Joss Whedon adatta la commedia di Shakespeare, mantenendo quasi inalterati dialoghi e trama, ma ambientandola ai nostri tempi (il film è stato girato nella villa di Santa Monica del regista). Purtroppo, in questo modo si accentuano le inverosimiglianze del testo originale e delle sue ingenue macchinazioni: i costumi d’epoca servono in genere proprio a favorire la sospensione dell’incredulità. La comicità di alcune scene, sovrimposta ai dialoghi originali, strappa qualche sorriso, ma non basta a raddrizzare le sorti del film, i cui meriti restanti vanno ascritti quasi esclusivamente al Bardo di Stratford. La bellezza botticelliana di Amy Acker – attrice televisiva che meriterebbe maggior fortuna nel cinema – si adatta bene al contesto scespiriano; il suo accento americano un po’ meno.