21 Recensioni su

Mr. Nobody

/ 20098.0531 voti

Troppo…. / 30 Marzo 2020 in Mr. Nobody

Troppe cose, troppe input di notizie e avvenimenti che a metà del film dici “e ora?”.
Talmente tante informazioni per un film che vuole essere un rompicapo come “Interstellar” ma che finisce in polpettone di idee e cose incasinate.
Bravissimo Leto in un ruolo molto enigmatico ma il film in se, a mio parere è troppo acclamato.
Forse proprio perché non ci si capisce niente allora sembra ottimo?
Mah. Per me è 4.

Leggi tutto

Non mi ha convinto. / 16 Settembre 2018 in Mr. Nobody

Questo film non mi ha convinto. Ci sono delle idee buone di base, ma il risultato, parlando della trama, risulta abbastanza confusionario e alla fine non si capisce bene cosa vuole dirci. Questa inconcludenza lo rende alla fine noioso, perché ci si aspetta qualcosa che non arriva mai.

Esteticamente perfetto, concettualmente disastroso / 9 Dicembre 2017 in Mr. Nobody

Esteticamente perfetto, con scene girate benissimo, fotografia ammaliante e attori di valore (in particolare Toby Regbo e Juno Temple, che ti fanno ricordare cosa significa essere adolescenti). Concettualmente un disastro, tra scienza mal digerita (il Big Crunch, l’effetto farfalla, il multiverso) e misticismo New Age (gli angeli dell’oblio, la precognizione). Il risultato è un film bello ma sterile, a tratti commovente e a tratti insopportabile (come nella parte di Nemo anziano, inutilmente grottesca), un monito a ogni artista: unire arte e scienza può riuscire a un genio come Kubrick, ma per un semplice artigiano vale sempre il vecchio motto latino: ne sutor ultra crepidam.

Leggi tutto

Le infinite possibilità… / 4 Dicembre 2016 in Mr. Nobody

Viviamo in un mondo che ammette infinite possibilità e, nella scelta, permette di dar voce al libero arbitrio. Una fotografia eccellente e qualcosa che ricorda Wes Anderson, per un film che sviscera tematiche tra le più affascinanti: la teoria delle stringhe, l’eventualità che si siano altre dimensioni spazio-temporali in cui possiamo essere qualsiasi altra cosa o persona, l’importanza del tempo nelle nostre vite, la caducità della vita e la sua irreversibilità. Forse la scelta migliore è affidarsi al caso e non scegliere? O l’ignavia è solo lo scudo di chi non vuole prendersi le proprie responsabilità? Esiste la vita dopo la morte? Si può conoscere il futuro?

Leggi tutto

Non male ma non così eccelso / 2 Settembre 2016 in Mr. Nobody

Un film estremamente difficile da descrivere a parole, partiamo già da questo. Nel 2092 l’umanità, grazie a delle scoperte, è diventata immortale. Ma c’è sempre un personaggio, il nostro protagonista, Mr. Nobody, che ha scelto di non voler essere immortale. Ultracentenario, viene seguito dal mondo intero nei suoi ultimi momenti di vita. Durante un’intervista racconta la sua esistenza, ed è qui che la cosa si fa incasinata: per farla breve, tra drammi, amori, scelte, esperienze, la sua vita viene raccontata in vari modi, tutti diversi influenzati da scelte più o meno importanti fatte. L’idea c’è, la realizzazione tecnica anche, ma non nego di essermi a tratti annoiato, anche se nel finale si riprende alla grande poi. Fondamentalmente, la trama è un grande “mindfuck”, e, sinceramente, se devo vedere qualcosa del genere, preferisco puntare su un titolo alla “Inception”. Comunque il film è diretto davvero bene, e Jared Leto è molto bravo, così come la Kruger, in quel tempo fresca dopo il successo di “Bastardi Senza Gloria”. Mettiamola così: un po’ di fantascienza in più e un po’ di sentimenti in meno avrebbero giovato. Comunque, sufficienza piena.

Leggi tutto

21 Agosto 2015 in Mr. Nobody

Film affascinante, qualche volta mi chiedo quali dinamiche di distribuzione portano un film del genere a non essere distribuito in Italia.

Non so bene perchè ma mi ha ricordato in alcuni aspetti Donnie Darko…
Nel film ci sono accenni a numerose teorie e numerosi argomenti, la seconda legge della termodinamica, l’entropia, il principio di indeterminazione, il tempo, il Big Bang, Il Big Crunch, gli universi paralleli, la teoria del caos, l’effetto farfalla, il destino, le scelte, il comportamento, il sogno, l’ipnosi regressiva, etc.

Un passo che mi è piaciuto molto e quando il vecchio Nemo dice che non ci sono scelte giuste o sbagliate, solo scelte, che qualsiasi cosa sceglieremo di fare saremo noi, a posteriori, a dargli una qualità, negativa o positiva

Leggi tutto

Averlo visto avrebbe lo stesso significato di non averlo visto / 23 Giugno 2015 in Mr. Nobody

Costruire complicazioni quando non si ha in realtà nulla da dire può rivelarsi incredibilmente noioso

quasi perfetto! / 29 Maggio 2015 in Mr. Nobody

come già detto varie volte, Jared non delude MAI! pochi difetti di scenografia! a fanculo benjamin button!

Terribilmente lento / 8 Maggio 2015 in Mr. Nobody

è uno dei film più brutti che abbia mai visto..non capisco come abbia avuto una valutazione così alta

bello / 18 Marzo 2015 in Mr. Nobody

da vedere

Finchè non si sceglie tutto resta possibile / 10 Marzo 2014 in Mr. Nobody

Interessante pellicola di Jaco Van Dormael, che propone un racconto non unilaterale sulla vita umana, mostrando le conseguenze delle scelte, i bivi che si diramano man mano lungo il percorso e la problematica dell’irreversibilità del tempo. Tutto è supportato da numerosi discorsi filosofici, che poggiano però su basi scientifiche (sono citate nella pellicola svariate teorie, dall’effetto farfalla alla superstizione del piccione di Skinner).
Scenografia e fotografia stupende (ma anche delle belle musiche) si accompagnano ad una storia d’amore quasi surreale e dal tratto decisamente onirico. In un cast che ben si comporta, spicca senza dubbio Jared Leto, che regala un personaggio sfaccettato ed in grado di coinvolgere appieno il pubblico.

Leggi tutto

17 Agosto 2013 in Mr. Nobody

Vorrei solo aggiungere alle belle e straordinarie recensioni qui sotto che l’interpretazione di Jared Leto è più che stupefacente. Quando lo vidi la prima volta ero certa che Nemo da vecchio fosse interpretato da un altro attore, magari non veramente di 118 anni (avercene!) ma sicuramente molto più vecchio di Jared. E invece ho scoperto nei titoli di coda che era sempre lui. Ora, è vero che con il trucco ormai riescono a fare cose spettacolari, ma la voce e le movenze, quelle sono tutte nella bravura dell’attore!

Leggi tutto

“Ognuna di queste vite è quella giusta. Ogni sentiero è il sentiero giusto. Ogni cosa potrebbe essere qualsiasi altra e avrebbe comunque senso…” / 11 Agosto 2013 in Mr. Nobody

“Fra tutte queste vite, qual è quella giusta?”
“Ognuna di queste vite è quella giusta. Ogni sentiero è il sentiero giusto. Ogni cosa potrebbe essere qualsiasi altra e avrebbe comunque senso…”

Chi non si è mai domandato come sarebbe andata la sua vita se avesse fatto scelte diverse? Magari cambiando un piccolo particolare, un minimo dettaglio apparentemente inutile? Chi non ha mai sperato di poter tornare indietro per provare a prendere altre decisioni e vedere dove lo avrebbero portato? Generazioni di filosofi, artisti, scrittori sono state affascinate da questa tematica… L’uomo, del resto, come diceva Kierkegard è frutto delle proprie scelte… oppure è il caso che decide per noi? Quanto le piccole scelte degli altri condizionano anche la nostra vita? Quanto il nostro vissuto dipende da noi?
La verità è che sono tutte tematiche complesse, a cui forse nessuno riuscirà mai a dare una risposta… Il bello sta proprio nel porsi queste domande, nell’immergersi in questo caos… E’ ciò che ha provato a fare Jaco Van Dormael, con questo film del 2009, “Mr Nobody”, anch’esso semisconosciuto in Italia, perché non ha mai raggiunto le nostre sale, malgrado i tanti premi vinti a giro per il mondo. Devo ammettere che anch’io l’ho scoperto tardissimo, ma è stata una visione folgorante, di quelle che ti catturano, in maniera piacevole e mai angosciante, malgrado l’atmosfera malinconica che si respira per tutta la sua durata…

Non posso non consigliarlo vivamente, anche se con le dovute precauzioni… E’ infatti un film complesso, coraggioso, sicuramente non immediato, per chi non è abituato a vedere un certo tipo di pellicole. Per alcuni, abituati ad avere di fronte agli occhi una storia lineare con tutte le risposte, può risultare anche fastidioso. E’ indubbiamente un’opera ambiziosa, considerando che il regista belga Jaco Van Dormael ci ha messo ben dieci anni per realizzarlo, passando giorni interi a scrivere, cancellare e riscrivere la sceneggiatura, per non parlare dell’intero anno dedicato al montaggio. Ma nonostante questo, tutto si può dire di “Mr Nobody” tranne che sia soltanto un esercizio di stile. E’ un film infatti che trasuda passione ed amore per la vita.

E’ il film ideale di cui scrivere, dopo aver parlato la scorsa settimana di 2046. Se 2046 era infatti una struggente descrizione dello stato di malinconia di un uomo, prigioniero dei rimpianti per le scelte compiute in passato, questo film ci dice, con toni magici ed onirici, che non esistono scelte sbagliate e scelte giuste. Ognuna ha senso… Per me è uno straordinario messaggio d’amore, dalla grandissima energia vitale.

Non è semplice parlare della trama. In sintesi, il film si apre in uno scenario fantascientifico in cui la scienza ha scoperto, attraverso il metodo della “Telomerizzazione” il modo di impedire l’invecchiamento e quindi la morte per cause naturali. Un anziano signore, Nemo Nobody, di 118 anni, sarà proprio l’ultimo essere umano a morire per cause naturali. Per questo tutte le attenzioni mediatiche sono incentrate su di lui. Un giornalista tenta quindi di intervistarlo, chiedendogli di narrare i suoi ricordi. Così comincia la narrazione di Nemo Nobody, con un bambino che si trova sulla banchina della stazione a dover decidere se prendere un treno insieme alla madre, oppure restare con il padre. Da quella sofferta e difficile decisione, comincia lo splendido viaggio nella memoria del protagonista, a partire dai primissimi ricordi della sua infanzia. Ben presto però quei ricordi sembrano confondersi e ci accorgiamo che Nemo non sta ricordando una sola vita, ma più di una. Le sue storie talvolta scorrono parallele, talvolta si intrecciano, le sue vite si moltiplicano. Per ogni difficile scelta della sua vita, l’anziano (ci) narra più di una possibilità. E queste diventano infinite… Qual è la vera vita vissuta dal protagonista? Qual è la realtà e quali ricordi sono solo frutto dell’immaginazione? Non lo sappiamo, ma ci perdiamo piacevolmente in questo vortice fatto di passato, presente, futuro, felicità, tristezza, rimpianti, speranze, amore, amicizia…

Insieme a Nemo non riviviamo soltanto i momenti della sua adolescenza, i suoi primi amori, le discussioni con i genitori, le sue crisi esistenziali, ma riviviamo innanzitutto la nostra vita. Le paure di quel bambino che non sa cosa fare, sono la proiezione delle nostre paure di fronte a qualsiasi difficile scelta a cui la vita ci obbliga. Ci identifichiamo e quindi ci emozioniamo. La visione non è mai passiva… siamo sempre spinti a ricordare… E’ lì che Van Dormael ha fatto centro, creando un film capace di coinvolgere ed emozionare, senza né stancare né angosciare. Nonostante la complessità della sua architettura, infatti, la pellicola risulta decisamente leggera e scorrevole… vola via rapida, finisce che quasi non te ne sei nemmeno accorto… proprio come un treno che passa veloce e non ti da il tempo di decidere cosa fare…
La voce fuori campo del bambino è pienamente azzeccata…tutti infatti di fronte a questa opera ci sentiamo un po’ bambini, ingenui, privi di sicurezze, ma con lo sguardo pieno di stupore… E’ Van Dormael che prova a guardare il mondo come un bambino ed il bello è che ce lo fa guardare anche a noi nello stesso modo.

L’idea di partenza non è certo originale, è vero…. La strada delle infinite possibilità della vita è già stata battuta in altri film. L’affascinante teoria del “butterfly effect”, secondo cui il battito di ali di una farfalla in una parte del mondo, può creare effetti potentissimi da un’altra parte è stata al centro di molte altre opere artistiche, di qualità variabile. Tanti altri registi ne hanno tratto film… Lo scrittore Asimov sulla possibilità di cambiare la storia e il destino dell’umanità variando piccolissimi dettagli, ci ha scritto quel capolavoro che è “La fine dell’eternità” (il più bel libro di fantascienza che abbia mai letto), ma Van Dormael da questa idea non originale è riuscito a creare un film, diverso da tutti gli altri, con una propria personalità che lo rende unico, potentissimo e coinvolgente! Del resto, non esistono idee originali di per se, ma modi originali di esporle…

Tutto appare magico, poetico, surreale… Si, si tratta di un viaggio onirico nella memoria e nei dubbi del protagonista. Si passa dalla tenerissima storia d’amore adolescenziale tra il protagonista e Anna, alla angosciosa relazione tra Nemo ed un’altra donna scelta in un’altra vita, sulle soglie della follia, all’insoddisfazione per una vita dedicata soltanto alla ricerca del successo… ma anche questa un’altra vita fra le tante, un altro Nemo fra tutti quelli possibili… Tante storie interconnesse… sentieri che si congiungono ad altri, si fondono per poi di nuovo separarsi. Il tempo fa capriole su stesso, ritorna indietro e va da un altra parte. E mentre lo fa sembra proprio che non abbia il minimo peso. Il tempo che di solito di appare angosciante ed opprimente diventa un entità priva di consistenza, soltanto una melodia musicale, incapace di smuovere le lancette della bilancia…

Il tutto intervallato da riflessioni scientifiche… bellissime sequenze in cui lo stesso Nemo ci pone domande sulla nostra esistenza… sul perché ci innamoriamo… Si parla del big crunch, della possibilità che un giorno lo sviluppo dell’universo non tenda più al caos, ad un aumento dell’entropia, ma si inverta, restringendosi, portandosi dietro il tempo… a quel punto torneremo tutti indietro? Rivivremo all’incontro la nostra vita? Cosa accadrà veramente?

“Com’era prima del Big Bang? Be’, vedete… il prima non c’era, perché prima del Big Bang il tempo non esisteva. Il tempo è il risultato dell’espansione dell’universo stesso. Ma cosa succede se il tempo smette di espandersi e il movimento si inverte? Quale sarà allora la natura del tempo? Se la teoria delle stringhe è corretta, l’universo ha nove dimensioni spaziali e una dimensione temporale. Possiamo immaginare che all’inizio tutte le dimensioni fossero collegate tra loro. Durante il Big Bang tre di queste dimensioni, conosciute come altezza, larghezza e profondità, e un’altra dimensione, che noi conosciamo come tempo, si dilatarono. Le altre sei dimensioni rimasero intrecciate tra loro. E se vivessimo in un universo ad una dimensione come distinguere l’illusione dalla realtà? Il tempo è conosciuto come una dimensione di cui viviamo l’esperienza in un’unica direzione. E se una delle altre dimensioni non fosse spaziale, ma temporale?”

oppure:

“Perché il fumo delle sigarette non torna mai indietro? Perché le molecole si respingono l’una con l’altra? Perché una goccia di inchiostro non ritorna più come prima? Perché l’universo tende alla dissipazione. Questo è il principio dell’entropia. La tendenza dell’universo di evolvere il suo stato, in un caos crescente. Il principio di entropia è associato alla direzione del tempo che è il risultato di un’espansione dell’universo. Ma cosa succederebbe se la forza di gravità non fosse in grado di bilanciare la forza di espansione? O se il quantum di energia fosse troppo debole? In quel momento, il mondo può incorrere nella fase di contrazione: il Big Crunch. Allora cosa succederebbe al tempo? Andrebbe al contrario? Nessuno conosce la risposta.”

Messa così sembra davvero tanta, troppa carne sul fuoco, per creare un film che possa essere piacevole e leggero… Ed invece è proprio così.
Non nascondo che alcune sequenze le ho trovate troppo assurde, magari evitabili e lo stile forse è troppo ricercato. Troppo inquadrature virtuose, forse troppe voci fuori campo, ma sono piccole pecche di un film che merita senz’altro di essere visto. Anzi, vissuto! Un film che più che una narrazione di una storia è un’esperienza sensoriale, visiva, che ci invita a fare fare i conti con noi stessi, ma stavolta non finiamo con le lacrime agli occhi, ma con un sorriso e ci amiamo di più.

Difficile etichettarlo… non lo si può definire un film di fantascienza, così come è difficile stabilire se si tratta di una commedia oppure di un film drammatico. Ed il finale non si sa se sia un lieto fine oppure no… E’ tutto ed allo stesso tempo niente, così come il suo protagonista Nemo è al contempo tutti e nessuno… Ma lo sfuggire a qualsiasi classificazione è proprio uno dei suoi maggiori pregi.

C’è chi ha considerato questo film incompleto…sinceramente, dove sta l’incompletezza? Non è mica un thriller in cui alla fine dobbiamo avere tutte le risposte… il film vuol proprio dire il contrario.
C’è chi lo considerato troppo teen drama… Bhè, da quando dare ampio spazio all’adolescenza del protagonista, significa fare un teen drama?

…“Riesco a ricordarmi di tanto tempo fa, prima della mia nascita. Ero raggruppato con quelli che ancora non erano nati. Fino a che non veniamo al mondo sappiamo tutto, tutto quello che deve ancora accadere. Quando è il tuo turno, gli angeli dell’oblio ti premono un dito sulla bocca. Con il dito ti toccano il labbro superiore. Significa che devi dimenticare tutto. Ma gli angeli mi saltarono. Poi dovetti trovare una mamma e un papà. Non è facile scegliere… “

Già per un monologo così in apertura…meriterebbe a prescindere di essere visto…

Infine, è d’obbligo concedere un grandissimo applauso va a Jared Leto, (il cantante dei 30 Seconds to Mars per intendersi) che, reggendosi l’intero film sulle spalle, ha dimostrato di essere anche un ottimo attore, interpretando un personaggio complesso e rendendolo credibile in tutte le sue sfaccettature ed in tutte le sue diverse vite.

Cosa aggiungere? Inutile dilungarmi oltre. Un film che, pur senza offrire una visione rassicurante della vita, fa venire voglia di vivere, senza rammaricarsi del passato o angosciarsi inutilmente per il futuro. Se per voi è poco…

http://frammenticinemavittoriomorelli.blogspot.it/

Leggi tutto

28 Marzo 2013 in Mr. Nobody

Bello il tema delle possibilità, della necessità di scelta e qualt’altro ma è una pippone mentale di 2 ore… Intrigante ma pur sempre un pippone!

Immenso Jaco! / 15 Marzo 2013 in Mr. Nobody

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

I film “strani” mi sono sempre piaciuti tantissimo.
Se poi mescolano al proprio interno temi che definirei quantomeno importanti e profondi è fatta.
La bellezza di questo film, nei particolari, nei dialoghi, nell’espressività degli attori, è oggettiva.
Più o meno quanto è oggettivamente scandaloso il fatto che in Italia, per coerenza con uno dei temi centrali, questo film non esista.

Stupenda e al tempo stesso (giustamente) agghiacciante la scena in cui Nemo deve decidere con quale dei due genitori rimanere e altrettanto meraviglioso che sia proprio quello il fattore scatenante e il motore di tutto ciò che il protagonista è, era e sarà.
Dolce q.b., bello anche in francese 😀

Leggi tutto

28 Gennaio 2013 in Mr. Nobody

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Piacevole sorpresa, intricato, interessante, originale, tutto vero; pollici su per lo sviluppo dell’idea delle vite parallele e del tema della SCELTA, tutto molto affascinante. Però.. però, la storia d’amore tra i due adolescenti è pesantissima, c’ha un che di opprimente, occupa troppo spazio, e poi fa molto teen-movie.

9 Gennaio 2013 in Mr. Nobody

Un folle montaggio per un folle film sulle millemila scelte che possiamo compiere e su come queste hanno le potenzialità di rovinarci, esaltarci, farci morire, vivere, innamorare, decadere…cambiare insomma il nostro destino.
Con uno spirito surreale e un po’ naif, con scenografie stupende e una colonna sonora sempre troppo azzeccata, il film di Jaco Van Dormael è un carosello di storie, psicologia, fantascienza e destino. Può spiazzare, ma alla fine è solo tanto ben fatto, sognante e anche realistico. Bravissimo Jared Leto, bravi tutti.

Leggi tutto

30 Dicembre 2012 in Mr. Nobody

Solo una parola: geniale.

29 Agosto 2012 in Mr. Nobody

Splendido film, intenso e complesso. Meriterebbe un maggior successo, è purtroppo molto sottovalutato.

Ogni vita è quella giusta. / 14 Agosto 2012 in Mr. Nobody

Mr Nobody è l’ultimo uomo mortale in una civiltà futuristica (il presente sembra essere il 2092) che ha raggiunto l’immortalità grazie alla scienza, ma sembra aver perso i valori più semplici, come l’umanità, dato che lo osserva 24h su 24, un pò alla Truman Show. Nulla si sa del suo passato e la gente sembra esserne incuriosita. Ma la storia che raccontata si ramifica in tante possibili vite da lui intraprese, possibilità confuse e spesso contradditorie (sì, la mente vi riporterà a Sliding Doors, ma qui è tutto più complicato).

La sua infazia si svolge con linearità fino ai 9 anni, in cui viene posto davanti ad una scelta impossibile: restare con il padre, o partire con la madre!?

E da qui si legge il senso di tutto il film. La vita è frutto di casualità e di scelte, che scateneranno una reazione a catena di altri avvenimenti che ne condizioneranno altri ed altri ancora (effetto farfalla).

Attraverso certe decisioni prese (o non prese) e possibilità che prenderanno il loro corso si delinea lo svolgimento di un film appassionante e ricco di sentimenti veri.
“Le storie tra il passato, il futuro ed un possibile, ma mai concreto, presente si mescolano intensamente attraverso varie soluzioni vissute fino alla morte.”
Il film vi terrà incollati allo schermo per tutti i 148 minuti della sua durata, facendovi chiedere “Ma allora chi ca**o è questo Mr Nobody?! Chi è fra i tanti?”. Bè, miei cari. La vita è dura. Quindi lo scoprirete solo alla fine!

Ottimo montaggio, ottima colonna sonora e ottima scelta del cast. Jared Leto è perfetto per questo ruolo. Con il suo sguardo vitreo riesce perfettamente a centrare il bersaglio, a trasmettere lo smarrimento del suo personaggio allo spettatore, che per tutto il film si sentirà smarrito esattamento come Nemo Nobody.

Il film fu presentato a Venezia, snobbato dal pubblico e mai uscito (ovviamente) in Italia: probabilmente è troppo complesso per l’anestetizzato pubblico di casa nostra abituato ai cinepanettoni.. (io l’ho dovuto vedere in francese)

Leggi tutto

4 Giugno 2012 in Mr. Nobody

È un incomprensibile film meraviglioso. Perduti negli arzigogoli della trama si è catturati dal reticolo delle sue incongruenze. Sei costretto ad ammettere il non sense della finzione e delle sue infinite possibilità per trovare qualsiasi soluzione e qualsiasi giustificazione ad ogni azione, a qualsiasi movimento in ogni direzione, ad ogni parola persa nel suo significato. Ogni scena spiega qualcosa, ne trova il motivo anche se non c’è nulla di logico da spiegare. C’è una partita a scacchi tra il destino immortale e il suo rifiuto. Dovremmo teorizzare il Big Bang o l’approdo su Marte o la sopravvivenza con le cellule staminali dei maiali. Dovremmo capire perché amare una donna quando il supermercato della vita te ne offre tre al prezzo di due e poi lanciando in aria una monetina indoviniamo il passato che sarà futuro. Dove ci porta credere in questo film? In nessun luogo (nowhere), in nessuna dimensione, in nessun corpo (nobody). È meravigliosa arte visiva… uno straordinario montaggio in colori impossibili, in gesti musicali ripetitivi che dispiegano il non tormento(ne).
Fulminante: ti inchioda per un tempo incalcolabile, non puoi alzarti e fuggire, non puoi pausare il tuo fluido pensante poiché ogni scena persa è una possibilità che viene meno, alla quale non vuoi rinunciare per non rischiare di perdere il resto. Vorresti parlarne all’infinito dove però non c’è possibilità di infinito. È la scena finale della partita a scacchi quando all’ultima mossa si celebra la definizione di “nessun movimento”: dove un neutro movimento acquista un non neutro senso specifico (“specifike mening” – lo “specifico senso” di mossa). questo film è un neutro piacere degli occhi.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.