Motherless Brooklyn - I segreti di una città

/ 20196.858 voti
Motherless Brooklyn - I segreti di una città

Dal romanzo 'Brooklyn senza madre' di Jonathan Lethem. New York, anni Cinquanta del Novecento. Il solitario investigatore Lionel Essrog, affetto dalla sindrome di Tourette, indaga sulla morte del suo amico e mentore Frank Mina. Così, scopre che alcuni segreti legati alla scomparsa di Mina sono legati al destino dell'intera città, dai night club di Harlem ai bassifondi di Brooklyn, fino ai salotti della finanza. Nel corso delle sue ricerche, Lethem si ritrova a fronteggiare i delinquenti più pericolosi della metropoli.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Motherless Brooklyn
Attori principali: Edward Norton, Bruce Willis, Gugu Mbatha-Raw, Alec Baldwin, Willem Dafoe, Bobby Cannavale, Cherry Jones, Michael Kenneth Williams, Leslie Mann, Ethan Suplee, Dallas Roberts, Josh Pais, Robert Wisdom, Fisher Stevens, Radu Spinghel, Peter Gray Lewis, Isaiah J. Thompson, Russell Hall, Joe Farnsworth, Jerry Weldon, Eric Berryman, Nelson Avidon, Joseph Siravo, DeShawn White, Migs Govea, Erica Sweany, Katy Davis, Olli Haaskivi, Yinka Adeboyeku, Joyce O'Connor, Thomas Luiz Leninger, Deborah Unger, Ezra Barnes, Julie Hays, Damien Brett, Russell G. Jones, Stephen Adly Guirgis, Eli Bridges, Luis Castro de Leon, Teren Carter, Tom Waits, Mostra tutti

Regia: Edward Norton
Sceneggiatura/Autore: Edward Norton
Colonna sonora: Daniel Pemberton
Fotografia: Dick Pope
Produttore: Edward Norton, Gigi Pritzker, Rachel Shane, Bill Migliore, Michael Bederman, Sue Kroll, Daniel Nadler, Robert F. Smith, Adrian Alperovich, Brian Niranjan Sheth
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Poliziesco
Durata: 145 minuti

Dove vedere in streaming Motherless Brooklyn - I segreti di una città

Noir accomodante / 17 Gennaio 2022 in Motherless Brooklyn - I segreti di una città

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non ho letto il romanzo di Jonathan Lethem da cui è tratto il secondo film da regista di Edward Norton, quindi non conosco le eventuali affinità o differenze tra le due opere.
Però, guardando il film, ho colto una somiglianza tematica troppo troppo troppo netta con il film Chinatown di Roman Polanski, così delineata da non sembrarmi casuale e non ho potuto che denigrare (pardon!) la scelta di Norton (regista, sceneggiatore e protagonista) di voler lavorare così.
Dal punto di vista narrativo, infatti, i due film hanno in comune moltissimi elementi:
– il genere (cinematografico e letterario) di riferimento, cioè il noir tradizionale;
– un investigatore privato specializzato in tradimenti e divorzi che si ritrova immischiato in un gigantesco affare malavitoso di proporzioni “metropolitane”;
– speculazioni immobiliari mascherate da finte necessità civiche e urbanistiche;
– un patriarca senza regole morali che detta legge (tra l’altro, con connotazioni bibliche: là un Noah, qui un Moses…);
– imbarazzanti rapporti famigliari da tenere segreti;
– la relazione sentimentale tra il protagonista maschile e il perno femminile del racconto.
Poi, formalmente e spiritualmente, le strade dei due film divergono senza mai neppure sfiorarsi.
Però, le ambizioni di Norton mi sono sembrate mal riposte e mal indirizzate.

Per quanto Norton sia un attore che mi piace e benché nel resto del cast compaiano molti interpreti che, in generale, apprezzo (Dafoe, Willis, Bobby Cannavale, Michael K. Williams), non sono riuscita ad affezionarmi (cinematograficamente parlando) o, perlomeno, a interessarmi a nessuno dei personaggi in scena.
Purtroppo, la sindrome di Tourette che affligge il personaggio di Norton non è mai utile ai fini narrativi: è un elemento di colore fine a se stesso che non incide mai sulla storia (il protagonista non potrebbe avere “solo” una memoria strabiliante?) e che -nell’immediato, nel presente- non crea problemi o, al contrario, per amore del paradosso, non avvantaggia mai Leonard.
Insomma, nel complesso, Motherless Brooklyn mi è sembrato un film ambizioso, ma, in sostanza, assai banale e accomodante, soprattutto nel finale favolistico.

Nota: il personaggio di Alec Baldwin, Moses Randolph, si ispira a Robert Moses, un urbanista e politico statunitense realmente esistito (1888-1981) che, effettivamente, tentò di radere al suolo interi quartieri abitati da afroamericani e latini, per favorire piani urbanistici incentrati sulla realizzazione di autostrade e parchi, sull’incremento del trasporto privato a discapito di quello pubblico, fortemente in uso tra le classi sociali meno abbienti di New York, e, indirettamente, sulla dispersione delle cosiddette minoranze culturali.

Leggi tutto

Il voto sarebbe un 6.5 / 30 Marzo 2021 in Motherless Brooklyn - I segreti di una città

Buon film diretto e interpretato da Edward Norton.
Nella New York degli anni’50 Lionel (Edward Norton) ha un disturbo neurologico (qualcosa non va nella sua testa) che gli rende difficile le relazioni sociali, però ha una memoria fotografica e questo l’aiuta nel suo lavoro. Infatti lavora per un’agenzia investigativa diretta da Frank Minna (Bruce Willis). Quando Frank viene ucciso mentre stava seguendo un caso, Lionel cerca di scoprire ad ogni costo la verità.
Solita ottima interpretazione di Edward Norton nei panni del disturbato Lionel; la pellicola è interessante e avvincente indagando nei giochi sporchi della politica. Una buona musica jazz fa da sottofondo (ma neanche troppo) alle indagini di Lionel che indaga su Moses Randolph (Alec Baldwin). Atmosfere da film noir anche se Lionel ha qualche problema in più rispetto a Philip Marlowe.
Nel resto del cast da citare Willem Dafoe nei panni del fratello di Moses, Paul; Gugu Mbatha-Raw è Laura Rose, la donna al centro della vicenda mentre Bobby Cannavale è Tony, quello che prende il posto di Frank nell’agenzia.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.