25 Recensioni su

Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

/ 20127.6654 voti

Apatico / 24 Maggio 2017 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Dal punto di vista della regia e dello stile ho apprezzato molto questo film, ma mi ha dato molto fastidio l’apatia dei personaggi, soprattutto i due bambini protagonisti, non sembrano per niente innamorati, non trasmettono niente, è un film vuoto che racconta il niente.

Ragazzini, boyscout e amore, ma non solo… / 14 Dicembre 2016 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

In questo caso Wes Anderson si è servito di una semplicissima storia d’amore tra due ragazzini atipici per farne una commedia intrisa di colpi di scena.
Riesce a far percepire i problemi e la malinconia da inquadrature e colori tutti sulla scala del marroncino beige.
Un’avventura che fa vivere a pieno l’innocenza e le prime esperienze di due ragazzini contro i problemi reali del “mondo degli adulti” che li travolge completamente. Da una parte abbiamo Sam, un bambino orfano che viene poi rifiutato anche dai suoi genitori adottivi, disadattato rispetto al gruppo di coetanei, ma che si rivelerà esperto e interessante. Dall’altra abbiamo Suzy, questa bellissima ragazzina che legge e ascolta musica, ma ha la malinconia nel volto causata da una situazione famigliare precaria.
Quando sono insieme però vivono. Riescono a vivere quell’infanzia e preadolescenza che a loro stava venendo privata da tutti i problemi attorno.

ps. Edward Norton non delude neanche nei panni di un capo Scout.

Leggi tutto

Pura poesia / 2 Luglio 2016 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Tra tutti i film di Wes Anderson, questo ha un fascino particolare – bellissimo.

Geniale / 11 Luglio 2014 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Wes Anderson colpisce ancora.
Storia di una fuga tra due ragazzi con problematiche nella propria famiglia.
Eccezionale in tutto.
Dialoghi, storia, location. Nulla fuori posto.
Divertente con un Bruce Willis fuori (finalmente) dalle sue parti action, un Edward Norton scout, un Bill Murray bravissimo…
La stravolgente immaturità dei grandi rispetto ai ragazzi.
E’ inutile fare un elenco delle cose positive…
Quando vedi un film e senza capire come sia accaduto sta per finire vuol dire solo che è volato perché ti ha preso completamente.
Insomma ultra consigliato.
Forse non per tutti che possono considerarlo lento.
Per loro ci sono altri film…
Ad maiora!

Leggi tutto

Meraviglioso / 20 Febbraio 2014 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Ha tutto … sentimento, ironia, cinismo …

Il voto sarebbe un 6.5 / 25 Dicembre 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Film di Wes Anderson su una fuga d’amore adolescenziale. Nel film i rapporti tra adolescenti e adulti è quasi ribaltato; con gli adulti che si comportano in modo irresponsabile mentre i due adolescenti (soprattutto lui) sembravano avere bene in mente i loro obiettivi. Film particolare, bella e curiosa la sequenza iniziale; buon cast di contorno ai due adolescenti che dopo essersi scritti x posta decidono di intraprendere la loro fuga d’amore. Nei panni dei genitori di lei un dimesso Bill Murray e Frances McDormand (Fargo), nei panni del poliziotto Bruce Willis, Edward Norton è il capo scout, Tilda Swinton i Servizi Sociali.

Leggi tutto

Cinic scout / 17 Settembre 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Appare come una commedia scoppiettante, con una fotografia dagli sgargianti colori vintage anni sessanta, un trionfo di giallo senape e rosa. Personaggi strampalati per una storia grottesca, che nonostante la maschera da vecchia pellicola per ragazzi (avete presente quelle buffe commedie con Dean Jones?) nasconde un sottotesto dolorosissimo, quello della genitorialità a pezzi, dei figli problematici, di una adolescenza disperata e cupa, sempre sull’orlo di un cornicione. Un po’ di humour nero, una cinica freccia sul simpatico fox terrier da campeggio, una alluvione su un campeggio scout; Anderson spazza i luoghi rassicuranti dell’infanzia senza abbandonare la vena brillante, fa sorridere un cuore gonfio. Dissacrante e tenero, buffo come una forbiciata sulle reni.
Un cast impressionante, su cui spicca il vecchio Bruce Willis; un attore grandioso nella sua semplicità, che ha rischiato di esser relegato ai soli action. La mia beloved Frances McDormand qui non supera il suo cliché di madre snaturata (non è alle altezze vertiginose di Almost Famous o Short Cuts), rivaluto il canuto Bill Murray che non ho mai amato troppo. E quanto è brava la ragazza, Kara Hayward!

Leggi tutto

30 Agosto 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Per la sceneggiatura e la regia, nel complesso, darei un voto molto più alto di questo semplice 7 perché è davvero qualcosa di fenomenale.
E’ solo il secondo film di Wes Anderson che ho l’occasione di vedere, dopo “The Darjeeling limited” e non posso che confermare che le sue atmosfere un po’ retrò sono essenzialmente meravigliose.
La trama del film è piuttosto semplice e punta all’intrattenimento, cosa in cui riesce perfettamente.
Nonostante questo, anche io ho riscontrato un piccolo insegnamento : pare davvero che tra i personaggi di questa vicenda ci sia un’inversione della crescita.
I bambini ragionano ed agiscono in maniera molto più matura degli adulti.

Leggi tutto

29 Luglio 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

24 Giugno 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Un film che ribalta i ruoli – i giovani protagonisti si comportano da adulti mentre i grandi sono immaturi – con tono ironico e grottesco. Ma la potenza visiva e del colore, la sapienza delle inquadrature e la godibilità di alcune scene non sopperiscono alla frammentarietà del film e al suo gusto per l’autocompiacimento. Anderson all’ennesima potenza, si è detto, nei suoi pregi come nei suoi difetti.

Leggi tutto

28 Gennaio 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

il cinema è racconto per immagini. anderson fa questo – raccontare, appunto- in modo sublime, con la usa estetica, peculiare, a metà tra fumetto e acquarello.
il tutto prescindendo dalla storia che è comunque deliziosa. un film per bambini grandi.

Moonrise Kingdom, quanta bellezza! / 23 Gennaio 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Una storia nuova e una sceneggiatura geniale non servono quando si è tecnicamente quasi perfetti. Le inquadrature, le luci, i colori… l’estetica di questo film mi ha lasciata veramente spiazzata, tanto che non ho badato neanche alla recitazione dei vari attori e alla trama generale.
Giuro che ero incatenata allo schermo, non riuscivo proprio a staccare gli occhi.
Comunque, nonostante la sceneggiatura per me passa in secondo piano (in questi casi), devo dire che la trama è molto carina (quindi un altro punto in favore di Anderson) e che gli attori erano perfetti nei loro ruoli (ho adorato Edward Norton, come sempre). Anche i ragazzini mi hanno stupita piacevolmente, nonostante fossero molto giovani sono stati bravissimi.
Le musiche, poi, stupende, veramente molto carine e ben scelte. Per non parlare dei fantastici titoli di coda (sì, ho un fetish per i titoli di coda LOL), quella font era fatta benissimo e tutto era perfettamente calibrato e al punto giusto.
Un bell’applauso per questo film che, a mio parere, le merita tutte le 9 stelle.

Leggi tutto

Moonrise Kingdom / 13 Gennaio 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Tenero, dolce, divertente, pellicola che convince sotto tutti i punti di vista. L’estetica grottesca, tipica di Anderson, si fonde con una sceneggiatura particolare e ben scritta, valorizzata dalla bravura degli interpreti, in particolare i piccoli protagonisti.

9 Gennaio 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Finalmente! Finalmente questa meraviglia è stata vista! E che goduria, che bellezza, quanta genialità da parte di Wes.
Una storia semplice, narrata con quel tocco quirky tipicamente andersoniano, con grazia e gentilezza. Coniugando il tema dell’amore semplice e sincero dei ragazzini, con il tema della famiglia adulta, più triste, riesce a mettere su una sceneggiatura perfetta, farcita di dettagli, come sa fare solo lui, e di scene da ricordare per sempre. Mi riferisco al ballo sulla spiaggia, al primo incontro, alle panoramiche su case e famiglie diverse… per non parlare degli attori. Dai giovani protagonisti, sconosciuti e bravissimi ( lei diventerà una meraviglia) a tutti i comprimari, ben noti e fantastici ( Bill Murray, Edward Norton,Tilda Swinton, Bruce Willis e l’immancabile e qui in un ruolo divertentissimo Jason Schwartzman), che recitano alla perfezione.
Ci sarebbe da soffermarsi su ogni particolare… i libri che legge Suzy (invenzione di Wes) il gattino della ragazza (dettaglio dolcissimo), i costumi ( oddio quanta bellezza, Suzy stava d’incanto), la casa della ragazza ( una casa fiabesca e bellissima), il narratore ( che ometto divino) i riferimenti culturali e infine, la meravigliosa colonna sonora di Alexander Desplat, un capolavoro, da sentire tutta, fino ai titolo di coda.
Insomma, ho utilizzato tutti gli aggettivi positivi possibili più e più volte, la finisco qui. Vedetelo, che è bellissimo.

Leggi tutto

3 Gennaio 2013 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Film formalmente perfetto , elegante , con inquadrature stupende , incantevoli paesaggi naturali e colori in tinta pastello a fare da sfondo alla romantica scappatella romantica di due adolescenti attorniati da un mondo di adulti troppo diversi e distanti , incapaci di comprendere la portata del loro sentimento reciproco . Nonostante quanto precede dovrebbe sottintendere ad un commento completamente positivo e senza riserve , devo invece confessare di non essere riuscito a farmi catturare sino in fondo dal contenuto favolistico che impronta e permea il valore di un’opera che , pur con le sue indiscutibili ed innegabili pregevolezze , mi ha dato l’idea di costituire più che altro un esercizio di puro ed autocelebrativo compiacimento estetico .

Leggi tutto

19 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Per la regia di Wes Anderson (regista anche del cult “I Tenenbaum”, e de “Il treno per il Darjeeling”), che qui è anche sceneggiatore, un film bello e originale, un po’ “Stand by me” e un po’ “Bonnie & Clyde”; molto bravi e adatti alla parte i due giovani e sconosciuti protagonisti, il tondeggiante Jared Gilman e l’obliqua Kara Hayward, con un efficace coro di personaggi strampalati e stravaganti, elemento tipico della filmografia di Anderson; tra i personaggi secondari spiccano il poliziotto di Bruce Willis, che il divo in canottiera interpreta in modo molto pacato e sotto le righe, non avendo in mano armi pesanti o da scalare grattacieli pieni di criminali (“Hippy ya ye, motherfucker”), il ghostbuster Bill Murray come padre apatico e depresso, ed Edward Norton esaltato e metodico capo scout. L’efficacia del film sta nel passare in modo molto fluido e allo stesso tempo curato attraverso vari stati d’animo, creando una buona alternanza tra momenti divertenti, tristi, intensi e grotteschi, mantenendo comunque un sottotesto leggero e favolistico; questo elemento può ricordare, vagamente, la comicità e lo stile del famoso gruppo comico inglese “Monty Python”, soprattutto per quanto riguarda il lato esagerato e scanzonato. La fotografia è di Robert Yeoman, compagnone di Anderson, che si sbizzarrisce negli spazi aperti e nella impressionante natura del New England, luogo ideale per gli scout, qui in veste satirica e militareggiante; la colonna sonora, molto presente e inserita nel film, è di Alexandre Desplat (4 nomination agli Oscar). Una piccola chicca.

Leggi tutto

17 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ohi, se non siete ancora andati… no scusa, ca**o fate ancora qui?

Il nuovo film di Wes Anderson, i cui finali agrodolci sono stati immortalati dalla canzone dei Cani, è forse il più perfettamente confezionato di tutta la sua produzione. Posso giusto ammettere che qualcuno senta il dubbio iniziale se lasciarsi trascinare o meno in questo mondo di sentimenti semplici e bambini e colori pastello, giallo, decisamente e preponderante. Poi basta, se si accetta non ci sono altri indietropassi. Si racconta la fuga d’amore di Sam e Suzy, lui orfano e scout in un campeggio su di un’isola piccina e colorata, lei figlia maggiore di una famiglia sull’orlo dei frantumi, stessa isola. Si erano conosciuti un anno prima, si erano scritti lettere semplici e paffute, hanno elaborato il piano. É ora di eseguirlo. A rincorrerli, c’è la banda degli altri scout, che all’inizio considera Sam un disadattato, salvo trasformarsi in aiutanti nel finale, capitanati da un dapprincipio (per me-.-) irriconoscibile Edward Norton coi calzoncini. E poi lo sceriffo dall’aria Bruce tonta Willis, e i genitori di lei, tutti a raffigurare diverse declinazioni di un mondo, e un’età, che ha smarrito la naturalezza dei sentimenti e si trova ingabbiato in schemi sociali ed emozionali che non possono che renderlo sostanzialmente infelice/in attesa di un qualche riscatto. A loro si oppone l’amore semplicingenuo dei due protagonisti, che sono considerati “disadattati” da tutti, pur essendo probabilmente i più normali, la loro ostinazione, e tutto quel giallo pastello. Per cambiare le lenti da cui vedere il mondo. Oh ma ancora qui siete? A vederlo, raus!

Leggi tutto

16 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Gioiellino veramente delizioso, con tutti gli attori, compresi i due ragazzini, in stato di grazia.

Moonrise Kingdom / 15 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Primo film di Wes Anderson che vedo e devo dire che è molto carino. Non so se usa la stessa tecnica di montaggio in tutti i suoi film, ma in questo m’è davvero piaciuta (ricordandomi, per certi versi, quella di Arancia Meccanica).
La storia è molto semplice: ambientata nel 1965, due giovani ragazzini di 12 anni, Sam e Suzy, si conoscono e decidono di scappare nei territori dell’isola di New England. Tra rocambolesche avventure e strani personaggi che ruotano intorno ai due protagonisti principali, si costruisce una fitta rete di rapporti e sentimenti.
La storia è tenuta su bene da uno spiccato senso umoristico e se per certi versi può sembrare noiosa visto la linearità e la semplicità delle situazioni, proprio questa semplicità è il fulcro di tutto il film, e ci fa capire come sentimenti importanti come l’amore o pilastri come la famiglia, siano visti con gli occhi di due bambini che affrontano tutto questo insieme.
Mi è piaciuto davvero molto, e lo consiglio a chiunque voglia dedicare un ora e mezza di tempo a guardarsi un buon film.

Leggi tutto

11 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Lento, lentissimo e molto molto noioso. Meno male che dura poco…perchè non passa mai!!!

11 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Ero un pò titubante quando ne ho sentito parlare. Mi sono incuriosito di più leggendo le recensioni e sono contento di averlo visto.
Perchè tra i pregi ed i difetti, l’ultimo Anderson ha una sua indiscutibile qualità: quella di conferire alla storia d’amore tra i due bambini uno spessore pari a quello degli adulti. Il rovesciamento delle posizioni è evidente fin da principio, anche dai dettagli scenografici, persino dai costumi dei personaggi (ad ulteriore prova del minimalismo di Anderson), ma la caratterizzazione dei due ragazzini protagonisti è ben riuscita, molto intelligente, a tratti commovente.
C’era il rischio di mandare tutto in vacca trasformando tutto in una sorta di Spy kids o qualche altra banalità del genere, con i due bambini insopportabilmente saccenti e sicuri di sè, invece Anderson e Coppola trasmettono le difficoltà e l’intensità di una storia da adulti ai giovani protaginisti. Un’operazione non così semplice.
Il tutto è condito da un feroce sarcasmo, mascherato dall’estetica esasperata.
Bravissimo il cast, a cominciare da Bruce Willis che stavolta mi è piaciuto sul serio.
Di tutti i film di Anderson che ho visto è quello che mi ha convinto di più.

Leggi tutto

sette e mezzo / 11 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

La musica: è vero c’è sin dall’inizio un esplicitare l’intento del film rafforzato anche dal finale, se le lezioni musicali con Britten raccontano la “variazione sul tema” con la destrutturazione della partitura e sulla sua ricomposizione finale (il disco è ancora lì nella chiusa) radicalizzando il concetto che con gli stessi elementi (musicali, filmici, narrativi, simbolici) si può costruire tutto un insieme “infinito” di storie, Anderson segue visivamente quanto inciso con il suo tratto trigonometrico del cinema. E a me piace. Non saprei dire se aggiunga o meno qualcosa alla sua filmografia, è evidente che però sappia dire con elegante precisione quanta nevrosi e sconfitta ci sia nella vita. E questa volta mette in primo piano i ragazzini che sono il vero concentrato delle idiosincrasie di Anderson in quanto adulti in dodicesimi in tutto e per tutto già terribilmente strutturati. Ma questo è sempre stato nei suoi film, qui l’elemento in più secondo me è dato dall’accentuarsi della componente simbolica/favolistica determinata dall’ambientazione sospesa del campo scout all’interno di un’isola che fa di tutti i personaggi solo e solamente il ruolo che impersonano: la madre, gli avvocati, il servizio sociale, il poliziotto, il delatore, l’orfano etc etc. A me fa pensare ai lego, strumenti di composizione giocosa assoluta, con gli stessi elementi avrebbe potuto raccontare tutta un’altra storia e probabilmente lo farà.
E’ divertente nel suo essere comunque profondamente controllato, i ragazzini sono eccezionali.
Mi ha colpito l’introduzione della morte (non del tentativo di, non della tensione alla morte) reale e cruda, ma più scioccante per lo spettatore che per i personaggi che con il ciclo della vita hanno una estrema e tranquilla confidenza; la leggera capacità di gestire il tema del sesso anche ad altezza ragazzini (e la traduzione del dialogo durante il bacio è totalmente esplicita tanto da giustificare la crisi edipica al contrario di Murray); il sottolineare come l’elemento fantasia sia legato alla magia dell’affabulazione il tutto agevolato dal fatto che negli anni sessanta l’evasione fosse vincolata quasi unicamente al medium libro; il cinema in questo è l’elemento magico come il binocolo, è il potere di Wes.
Interessante il sostrato edipico che secondo me c’è un po’ ovunque, anche Ward ha un problema con il suo padre putativo di cui tiene una foto nella tenda, ma una volta incontrato l’amore e il sesso e una volta avendo compiuto lo scontro con la figura paterna attraverso una lotta che passa da una sconfitta a un salvataggio (una uccisione del padre molto interessante perché ne prende il ruolo in maniera incruenta) ecco spuntare la foto dell’amata, Ward è finalmente adulto. E c’è un accenno al doppio con la madre da parte di Suzy (stesso profumo, alla fine Sam veste come il poliziotto) la rottura con la propria famiglia è come punto centrale la madre e il suo tradimento.

Leggi tutto

Potenze / 9 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Che dire? Un film delizioso, andersoniano all’ennesima potenza.

9 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

In questo film, la nota estetica di Wes Anderson viene consacrata definitivamente: forse, questo è il suo lavoro più geometrico e calcolato.
Stavolta, più che mai, mi è parso chiaro quanto nulla, sui suoi set, anche (e soprattutto) dal punto di vista recitativo, sia lasciato al caso: la posizione di ogni singolo oggetto in scena e ciascun movimento degli attori sono previsti con largo anticipo, scientemente, affinché la composizione finale non presenti alcuna imperfezione o sbavatura.
In questo senso, pur avendo trovato la storia raccontata molto carina, Moonrise… nulla ha aggiunto, né tolto, per me, alla sua produzione. E’ “un altro film di Anderson” (regista che io apprezzo molto, sia beninteso), niente di più, niente di meno.

Leggi tutto

~Tutto Anderson in un film / 7 Dicembre 2012 in Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Wes Anderson torna sul grande schermo con una nuova commedia indie e stralunata, arricchita dalla solita galleria di personaggi caricaturali e sopra le righe, la classica fotografia calda di Robert Yeoman e la maniacale minuziosità dei dettagli.
Moonrise Kingdom ha il piacevole retrogusto vintage delle strisce dei Peanuts, con i suoi colori pastello, un cinismo comico e una Suzy scontrosa e scontenta che ricorda Lucy van Pelt o una Margot Tenenbaum ringiovanita.

Lo stile di Anderson, così personale e riconoscibile fra mille, mi rapisce ogni volta, facendomi impazzire con i suoi marchi di fabbrica, come la caratterizzazione originalissima e quasi sempre “depressa” degli attori o l’uso di costumi con dettagli spesso… anomali (ve lo ricordate il berretto rosso onnipresente in Le avventure acquatiche di Steve Zissou? Bene, viene riproposto anche qui)!

I due giovani protagonisti scaldano il cuore con il loro prematuro desiderio d’amore, in netta contrapposizione con lo squallido e meccanico mondo degli adulti che li rincorre per tutta l’isola.
Quella di Sam e Suzy è una storia d’amore fiabesca dove realtà e stravaganza danno vita ad una trama coinvolgente, dolce e fresca, con un tappeto musicale eccellente, avvenimenti assurdi e scenografie da cartolina.

Ogni inquadratura che prevede Edward Norton è da lacrime. Anderson è riuscito a mettere in berlina gli scout in un modo che.. che “come lui nessun mai”.

Insomma, Moonrise Kingdom è l’ennesima perla dell’eccentrico regista americano, una poesia visiva che oltre ad emozionare fa sorridere.. e sognare.

“Chi ama Wes, amerà alla follia questo film. Chi non lo ama, beh, innanzitutto dovrebbe” [cit.]

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.