12 Recensioni su

L'arte di vincere

/ 20116.9235 voti

Veramente bello / 31 Gennaio 2016 in L'arte di vincere

Film decisamente appassionante, per tutti gli amanti dello sport, che può contare su un cast eccellente. E’ riuscito a coinvolgere tantissimo anche me che non sono certo un grande appassionato del baseball. Da guardare assolutamente

Per noi eterni romantici / 20 Ottobre 2015 in L'arte di vincere

Una piacevole sorpresa,per chi come me ha rivisto se stesso ed ha anche versato quella gocciolina su quei zigomi che ne hanno prese di botte! Continuiamo ad essere cosi siamo sulla giusta strada, d’altronde come si fa a non essere romantici con la vita?

L’arte di vincere: uno sport faticoso. / 11 Novembre 2014 in L'arte di vincere

Nonostante la regia apprezzabilmente calibrata, le valide interpretazioni (in primis, Pitt, ovviamente), i buoni tempi narrativi ed il lirismo soggiacente, questo film mi ha annoiata fino allo sfinimento.
Forse, è colpa mia: del baseball ho una conoscenza all’acqua di rose, di sicuro non so nulla di dinamiche di compravendita dei giocatori e la tiritera dello sport come metafora della vita ha iniziato a sembrarmi banale, chi può dirlo.
Certo è che altri film di argomento sportivo non mi sono mai parsi altrettanto faticosi.

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Da vedere! / 8 Aprile 2013 in L'arte di vincere

Un film che ogni appassionato di baseball come me deve assolutamente vedere.
Un ottimo Brad Pitt capace di dare davvero risalto allo storico personaggio di Billy Beane che ha portato nel baseball la rivoluzione delle subermetrics che ad oggi sono dogma in questo sport!

Trovo la trama molto avvincente e che ben calca quella fantastica stagione degli Athletics!

Da vedere anche per i non appassionati!

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27 Gennaio 2013 in L'arte di vincere

Dalla stessa penna di The Social Network ( e si vede) Moneyball utilizza il baseball, lo sporto americano per eccellenza, per favorire una presa di posizione e riflessioni allo stesso modo di TSN. Il film pecca un po’ di lunghezza, ma solo perchè per metà deve necessariamente parlare di baseball, che io disconosco e mai capirò. Per l’altra metà però si avvale di una sceneggiatura brillante, infarcita di battute sagaci e ciniche, rese alla grande dal personaggio di Brad Pitt, che è davvero bravissimo. Jonah Hill, che io non avrei candidato come miglior attore protagonista ( è troppo), fa da controparte, più pacato e timido, ma essenziale.
La confezione è poi perfetta. La fotografia e i bellissimi scenari innalzano il film, allontanandolo definitivamente da quei film di serie B sullo sport.

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13 Gennaio 2013 in L'arte di vincere

Da non amante delle pellicole sportive devo ricredermi per questa gran bella life story. Romantico, intelligente e ben scritto, vanta inoltre un Brad Pitt in gran forma, estremamente calato nel personaggio. Molto penalizzato in Italia a causa di un tema piuttosto sconosciuto.

17 Dicembre 2012 in L'arte di vincere

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Perché si possono persino andare a vedere i film con Brad Pitt. Dunque, Billy è il team manager di una squadra di baseball che non riesce a tenersi i giocatori migliori perché non ha soldi per competere con le big. Allora assume il cicciotto Peter, che sostiene si possa vincere la lega con una squadra fatta di scarti e di giocatori sottovalutati. E via. Difficoltà iniziali, poi alla fine non vincono ma per un sacco di tempo spaccano i culi a tutti, dimostrando che in fondo avevano ragione. Billy è un Brad abbastanza impegnato a fare il suo, con un bel personaggio di perdente, in pratica un giocatore fallito, che vuole ribaltare il sistema e o la va o la spacca. E funziona il binomio col cicciotto, che era lo stesso attore di Cyrus, perché gli scambi di battute tra Billy avventato e sicuro di sé e Peter tentennante e insicuro sono godibilissimi e i due si completano curiosamente bene. C’è anche P. S. Hoffman che fa il coach ma quasi non ce ne si accorge. In tutto ciò, ovviamente, se si sapessero per davvero le regole del baseball, che io so giusto un po’ alla ca**o di cane, se ne capirebbe ancora di più.

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28 Giugno 2012 in L'arte di vincere

Buon film sul mondo del baseball a noi molto lontano. In questo Brad Pet è un manager che vuole stravolgere il modo di condurre una squadra al successo grazie all’aiuto di un giovane laureato amante delle statistiche.
Il finale? Quasi scontato… Ho detto quasi.
Niente di particolare ma si vede.

31 Maggio 2012 in L'arte di vincere

Il film mi ha annoiata abbastanza, non so se solo per tutti quei riferimenti molto tecnici sul baseball, o anche perchè risulta piatto in molti punti.
Si salvano alla grande Brad (bravissimo!) e Jonah Hill.

12 Febbraio 2012 in L'arte di vincere

Il film è carino e Brad Pitt è bravo ma non tanto da meritare l’Oscar….mi sembra un pò esagerato.
Più da 6 e 1/2 che da 7. Cmq carino.

6 Febbraio 2012 in L'arte di vincere

Parto dal presupposto che apprezzo le recenti scelte di Brad Pitt (“l’assassinio di Jesse James, Il curioso caso di Benjamin Button, The Tree of Life”) e che, contrariamente alla massa mi sono piaciuti i recenti film sul baseball, interpretati soprattutto da Kevin Costner (“L’uomo dei sogni, Gioco d’amore”). Detto questo, trovo che l’interpretazione di Pitt sia stata buona (l’oscar è eccessivo ma per tutto il film il suo personaggio oscilla tra il comico e il drammatico e le sfumature personali mi sono sembrate molto efficaci) e anche il cast di supporto è ben scelto (Philip Seymour Hoffman, Robin Wright e Jonas Hill, davvero piacevole!). Il film più che di baseball parla di un uomo, di un allenatore con un passato da redimere. E’ quello il cardine di tutto. Per cui ecco che la prima parte si dilunga nelle spiegazioni, mentre la seconda accelera un pò troppo. Ma il film si guarda volentieri – merito della coppia Pitt/Hill sostanzialmente – e, forse perchè in America l’argomento sportivo e il baseball in particolare piace ad attori e registi, oltre che al pubblico, ecco che il film assume una dimensione leggera e a tratti un pò scanzonata, anche se il tema centrale è l’introduzione di una nuova filosofia di gioco.
Non sarà un capolavoro ma è una bella produzione per una serata ad appannaggio dello sport.

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3 Febbraio 2012 in L'arte di vincere

L’ennesimo film sullo sport inteso come metafora della vita; nulla di che, niente che non sia già stato detto in altre pellicole del genere. Stavolta si tratta anche di una storia vera, giusto per completare il quadro.
I fin dei conti non mi sorprende che l’Academy l’abbia preso in considerazione come miglior film, è una “storia americana”. Brad Pitt come miglior attore per questa interpretazione, però, è davvero impresentabile; il guantone da baseball è stato più espressivo di lui.

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