Caduta nel vuoto / 9 Marzo 2021 in Mio figlio

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film curiosamente incompleto. La sceneggiatura lascia in sospeso fatti, emozioni e dettagli, un po’ per scelta ponderata, un po’ (temo) per “distrazione”.
C’è una certa ambiguità nella descrizione dei personaggi che, però, cade nello stesso baratro dello sviluppo narrativo: per esempio, il sottotesto di Julien (Guillaume Canet) lascia intravedere addirittura legami con il terrorismo di matrice islamica, ma, poi, cade tutto lì, senza colpo ferire, e questo particolare gira a vuoto.

In sostanza, mi pare che Mio figlio parli di inefficienza della géndarmerie e di superomismo alimentato da un amore paterno altrimenti inespresso.

Bon. Niente di più.

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