Molly's Game

Basato su una storia vera (e sul libro biografico).
Molly Bloom (Jessica Chastain) è una sciatrice freestyle che durante la selezione per partecipare alle Olimpiadi
di Salt Lake City, ha un brutto incidente che le costa la carriera. Dovrà trovare un’altra strada e quasi
casualmente diventa l’organizzatrice di un giro di poker per gente abbiente.
Debutto alla regia di Aaron Sorkin (sceneggiatore di “The social network”) che percorre la caduta (letterale e
metaforica) e la risalita di Molly Bloom che riesce a riciclarsi dopo aver visto la sua futura carriera distrutta
in un attimo. La risalita non sarà semplice nonostante le apparenze iniziali perchè la mafia russa e Fbi ostacoleranno il suo cammino.
Nel resto del cast da citare Kevin Costner nei panni del padre-allenatore, Idris Elba è l’avvocato Charlie Jaffey,
Michael Cera è il giocatore X.

Film contraddittorio: ottimamente recitato, con una superlativa Jessica Chastain, girato benissimo. Ma la trama affoga in una miriade di dettagli tecnici sul gioco del poker e sul sistema legale, entrambi oltretutto retti da regole piuttosto diverse da quelle in uso nel nostro paese. Mentre la protagonista può cercare in rete gli arcani termini pokeristici che non comprende, lo spettatore non può fare altrettanto, se non dilatando la durata già eccessiva della visione. L’azione perde il suo lustro, rallenta, poi accelera incongruamente nei momenti clou, contando su una familiarità con il gioco che non tutti possono avere. Se si aggiungono le banalità psicoanalitiche e una figura di avvocato non interamente convincente nei suoi tentennamenti (per difetto di scrittura e non di recitazione: Idris Elba è bravo come al solito), ecco che il giudizio, sebbene a malincuore, non può che essere negativo.

Sorkin ce se mette di tutto punto, la sua fama lo precede, c’è sta lui con non solo penna, ma pure occhio a vigilare le tett… ehm disavventure di Molly Bloom aka Jessica Chastain, peccato che poi, malgrado le intenzioni, si dimentica a casa la bussola e al suo posto trova solo un bacio perugina e decide così di scartarlo, magnarlo, leggere il bigliettino e tanti saluti.