Animazione strepitosa, storia inutile / 1 Aprile 2021 in Mister Link

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Animazione (mix sapiente di computer stop motion e computer graphic) stre-pi-tosa, da mani nei capelli e mandibola slogata a furia di dire: “Wooooow”, ma storia inutile.

Stavolta, i Laika Studios non imbroccano il plot (non che l’ultimo film in ordine di tempo, Kubo, portasse avanti chissà quali novità, ma il viaggio dell’eroe aveva qualche risvolto interessante) e svolgono per inerzia una storia che ricorda abbastanza Jules Verne (soprattutto, Il giro del mondo in 80 giorni) e che ha qualche curioso punto in comune con il lungometraggio Pirati! Briganti da strapazzo (2012) degli Aardman Studios. Non parlo solo dell’animazione a passo uno, ma del periodo storico, del contesto geografico e della presenza delle teorie evoluzionistiche darwiniane e perfino del dodo (qui, impagliato; là, in carne e piume). Ma, al di là di questi blandi collegamenti, i due film non si acchiappano e il parallelismo finisce qui.

Mister Link è un racconto annacquato sull’amicizia, sulla diversità, sulla ricerca di se stessi e di un’identità. Lascia a bocca aperta per la ricchezza di dettagli scenografici e di character design, ma diverte poco. Lascia intuire molto presto i propri sviluppi narrativi e non gode di personaggi ben caratterizzati (benché, originariamente, doppiati da fior di attori).

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