Recensione su Durante la tormenta

Vera è felicemente sposata e ha una figlia che adora. Tutto sembra andare benissimo quando, in un trasloco, trova una vecchia telecamera con una TV risalente gli anni ’80 e una scatola con diverse videocassette. Già la scena l’ho trovata curiosa quando tutti eccitati si mettono a vedere tutte queste videocassette alla presenza della figlia di forse 5/6 anni. Cosa poteva esserci registrato in quelle videocassette di certo non lo sapevano. Complimenti per l’azzardo. Già questa scena sarebbe da assistenti sociali (AHAHAHAH!!!). Ma passiamo oltre. La stessa sera la TV con la videocamera si accenderà da sola e risulterà un mezzo spazio-temporale con il quale farà mettere in contatto Vera con un bambino nel lontano 1989. Da quel momento accadranno situazioni che cambieranno per sempre il corso della storia di Vera.
Bah… Dal trailer mi aspettavo qualcosina di più. Non certo potevo pretendere un capolavoro ma alla fine la storia la indovini quasi tutta. Poi ho sperato nel finale che desse un colpo di coda importante ed invece… tutto già scritto.
Banale e scontato.
Vediamo… cosa potrei dirvi per spingervi a vederlo…
La fotografia? Nulla di particolare.
Le musiche? Perché c’erano?… Mah…
La recitazione? Ordinaria.
La trama? Sempre più difficile.
Diamine! Non c’è nulla.
Ok. Se avete altro da fare beh, FATELO!
Ad maiora!