Recensione su Mio fratello è figlio unico

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16 Luglio 2012

Un ottimo film, che ricostruisce con grande acume non solo la complessità della generazione a cavallo degli anni ’70, con le lotte politiche e gli scontri intestini tra rossi e neri all’interno della stessa famiglia (sulla scorta di quanto ad esempio è narrato anche ne “La meglio gioventù”), ma in particolare delinea con esterna chiarezza la complessa situazione ideologica che da sempre caratterizza le aree dell’agro pontino, sin dai tempi della bonifica e dell’arrivo dal nord dei contadini a colonizzare, in occasione di quel massiccio movimento di uomini e cultura avvenuto all’epoca del fascismo. Di fatto, questo film, come il libro cui si ispira, prosegue, saltando una generazione, le ultime battute di “Canale Mussolini”.
Per altri versi, ho ammirato la fine ironia con cui sono descritti personaggi e situazioni, trovandolo in certi punti (dolosamente?) divertente.

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