Tanto fumo, solito arrosto / 23 Dicembre 2020 in Minor Premise

Suo padre ha inventato una macchina che riproduce visivamente i ricordi; lui vuole aggiornarla e renderla capace di programmare il cervello. Decide di sperimentarla su di sé, ma il risultato è che dieci diverse parti del suo cervello, caratterizzate psicologicamente, prendono il controllo a turni di sei minuti ciascuna. Una di queste, la Sezione 8, è determinata a boicottare l’esperimento, mettendo a rischio la vita del protagonista.
Il film adotta la meccanica dei racconti sui disturbi della personalità per raccontare non si sa bene cosa: l’ossessione della scienza? l’accettazione della malattia mentale? le sempiterne daddy issues? In realtà lo sforzo dell’autore (che espande il suo cortometraggio Premise) sembra orientarsi, volente o nolente, più sul genere thriller, concentrandosi sull’enigma da risolvere/bomba da disinnescare.
L’interpretazione estremizzata degli attori asseconda questa progressione ansiogena e non lascia molto margine per l’indagine psicologica o sociale che prometteva.

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