Recensione su Midsommar - Il villaggio dei dannati

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Midsommar - Il villaggio dei dannati
Regia:

Il potere della visionarietà / 4 Agosto 2019 in Midsommar - Il villaggio dei dannati

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dopo l’affascinante “Hereditary” Ari Aster continua con il genere horror a metà tra visionarietà e psicologia e il risultato finale è un film visivamente superlativo dove la trama lascia quasi del tutto lo spazio al simbolismo.
Un film molto lento(alcune parti sono del tutto inutili) ma intrigante e suggestivo che attrae lo spettatore con la sua potenza visiva ed evocativa(n modo particolare la scena del rituale della roccia).
Un’opera ricca di simbolismi dove si trattano temi scottanti come la droga e i traumi familiari, uniti al mistero e al fascino evocativo della cultura popolare nordica.
Un film per me di notevole fattura come “Herditary”(che considero uno dei migliori horror degli ultimi anni) che sorprende e spiazza con un finale ipnotico e terrorizzante allo stesso tempo. Fotografia e colonna sonora eccellenti.
A molti però so che non piacerà.

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