Recensione su Midnight in Paris

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Poco Allen dell’età dell’oro, ma in compenso tanto amore. / 14 Febbraio 2012 in Midnight in Paris

Anche se adorabile, ho delle critiche e vorrei partire da quelle per poi crogiolarmi nel lati positivi.

I personaggi sono totalmente stereotipati e un gran poco interessanti (sarà per gli attori? scelta voluta? chissà). La resa “storica” è superficiale, la scelta di Parigi così ovvia (anche se impossibile disprezzarla).
Non è un bel film di per sè, ma è bella l’idea. Il concetto di sindrome dell’età dell’oro, la nostalgia come negazione del presente, una fuga come un’altra. I riferimenti, le citazioni, il protagonista che suggerisce al tuo regista quasi preferito l’idea per uno dei tuoi film preferiti.
Fa sorridere, non potrebbe fare altrimenti. E soprattutto, giunge il desiderio di leggere tutti i classici che per un motivo o un altro hai tralasciato.

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