Recensione su Midnight in Paris

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30 Giugno 2013

Cerco di vedere Midnight in Paris ma il bla bla bla iniziale tipico dei film di Allen mi sta stremando, Owen Wilson sembra il pupazzo del ventriloquo oppure se volete essere moderni, un avatar del regista.
Forza e coraggio, ho visto solo dieci minuti.

( Pausa per riprendere le forze )

E dopo i primi lentissimi dieci primi minuti, Midnight in Paris si rivela uno dei migliori Allen degli ultimi anni.
Un racconto semplice ma magico allo stesso tempo e finalmente un regista che non perpetua il suo stereotipo di nevrotico americano ma al contrario riesce a portare sullo schermo una riflessione forse banale ma ricca di spunti sulla quale riflettere.
A nessuno piace il proprio presente, gli anni nella quale si vive sono una prigione monotona e tutti nessuno escluso tendiamo a idealizzare un altra epoca (a nostra scelta) che ci sembra meravigliosa.

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