Recensione su Mia madre

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. / 2 Settembre 2017 in Mia madre

Moretti elabora un film delicato, dal sapore malinconico , che non lascia spazio alla teatralità del dramma.
Il personaggio della Buy è “veicolo” di numerosi temi. La sua vita è costruita sul falso, su una realtà immaginaria lontanissima dalla veridicità del mondo.
Cruciale in questo senso è il suo lavoro: la regista. Che rapporto c’è tra il mondo reale e quello descritto dalle immagini di un film? Forse il cinema non riesce più ad immaginare la realtà per quello che è?
Anche i suoi rapporti sociali sono finti, tranne uno: quello con la madre. Madre che andrà via, lasciando tutti in un amplesso di emozioni e dubbi irrisolti, in primis il figlio, consapevole che non potrà avere la stessa vita di prima.

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