Un chiaro esempio di come non si gira un film / 24 Aprile 2014 in Melancholie der Engel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Due ore e mezza all’insegna di una lentezza e di una violenza che non hanno ragione di esistere all’interno di una trama così debole che serve giusto per dare una parvenza di senso logico a ciò che avviene. Si guadagna un 3 giusto per la fotografia che è piuttosto piacevole, se non fosse che alcune scene per come vengono riprese ti danno l’impressione che ci sia qualcosa di trascendentale, quando in realtà non c’è niente.

Mi sono fatta una vaga idea di come il regista abbia avuto l’idea: “Ehi, ho trovato delle vecchie bambole di mia figlia e ho voglia di ammazzare qualche animale, perchè non ci facciamo un film?” E questo è il risultato. In un atmosfera lugubre dove compaiono bambole putrefatte ovunque, i personaggi si lasciano abbandonare alle perversioni. Bella l’allegoria tra il maiale macellato e la libertina che viene stuprata, mi ha fatto ridere, peccato che quel poco di trama non riesca a giustificare una buona parte del film. Ammetto di non essere riuscita a vederlo fino alla fine, mi mancava l’ultimo quarto d’ora, ma sentivo di aver sprecato la mia vita fin troppo.

Che dire della storia? Due amici s’incontrano, uno dei due che ce l’ha piccolo (come lo so? E’ un torture porn) è affetto da una malattia e gli rimane poco da vivere. Quindi i due caricano in macchina due minorenni e una libertina poco racchia, affinchè queste assecondino le perversioni dell’uomo in fin di vita, e vanno in una casa piuttosto losca dove vengono raggiunti da un terzo uomo con la figlia sulla sedia a rotelle. E’ una storiellina che starebbe anche in piedi se non fosse che il tutto procede con una lentezza esagerata e se non fosse anche che qualsiasi animale capiti sotto tiro ai protagonisti venga ucciso. Da qui perdiamo un attimo l’obiettivo ragazzi: torture porn o il peggio dello snuff (senza un preciso criterio poi)? Il regista ha puntato tutta l’attenzione sul fare un film pieno di violenza al fine di disgustare, in senso buono, lo spettatore, ma fallendo miseramente, perchè la quantità eccessiva di violenza riesce solo a farti provare indifferenza.

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