Recensione su Mediterraneo

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Non si viveva poi così bene in Italia… / 17 Novembre 2016 in Mediterraneo

Una sceneggiatura impeccabile che racconta un’agrodolce storia di fuga (il film è dedicato nel finale a “tutti quelli che stanno scappando”).
Ma anche, per altri versi, l’ennesima perorazione del mito degli “italiani brava gente”.
Questo è Mediterraneo, ambientato durante i drammatici anni della seconda guerra mondiale, che sembra toccare solo marginalmente quell’isola (almeno nel periodo oggetto delle vicende).
Una storia leggera e spesso ironica, un cast affiatato, una fotografia che a tratti si esalta con i bellissimi paesaggi greci e le luci del tramonto.
Fu vincitore dell’Oscar come miglior film straniero (generosamente, vista la presenza in nomination di Lanterne rosse di Zhang Yimou), due anni dopo Tornatore e il suo Nuovo Cinema Paradiso, quando ancora l’Italia era considerata come un Paese di grande tradizione cinematografica. Ed infatti questo film si innesta perfettamente nell’eredità della commedia all’italiana, raccolta da un esiguo numero di esponenti, i pochi che continueranno a proporre prodotti di qualità nel generale abbrutimento complessivo del nostro cinema.

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