Recensione su Matinee

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Matinee
Regia:

26 Dicembre 2021

Film ingiustamente dimenticato di un regista ingiustificatamente sottovalutato.
Joe Dante non è solo il “papà di Gremlins”, ma per tale viene ricordato.
Matinée è una delle dimostrazioni che Dante sa portare sul grande schermo storie per ragazze con elementi maturi.

Biografia non-autorizzata di un produttore cinematografico che negli anni 60 sperimentava nuove tecniche per impressionare il pubblico in sala durante la proiezione di film di serie Z.
Durante la crisi missilistica tra Cuba e Stati Uniti, Lawrence Woolsey (interpretato da uno strepitoso John Goodman) fa tappa in una cittadina del sud-est durante un viaggio itinerante per pubblicizzare il suo ultimo film.
Gene Loomis vive nella base della Marina militare, con il padre impegnato sulle navi nella delicata trattazione diplomatica tra Castro e Kennedy.
In un mondo sull’orlo di un possibile olocausto nucleare, Gene si interessa alla prossima proiezione di “Mant!”, incuriosito dalla stramba figura di Woolsey.

Ragazzini con comportamenti stranamente maturi (molto proiettati verso le relazioni e interessati al sesso opposto) saranno protagonisti delle vicende che caratterizzeranno una perfetta cittadina americana in tutte la sua laccatissima estetica e la retorica sociale e politica.
Dante è abile a non marcare troppo con la satira, incorniciando una fase storica con sagace ironia, mostrando semplicemente cosa stesse avvenendo durante la crisi missilistica.
È necessaria la scena della scuola per mostrare le inefficienti e ridicole misure di sicurezza (duck and cover) in caso di bombardamento nucleare, contestata dalla pungente Sandra, bimba dell’istituto scolastico messa in detenzione per aver esternato il suo comprensibile scetticismo verso le norme da adottare, additata di essere comunista soltanto per avere una mente pensante. Ne seguirà un altra riflessione estemporanea che è degna di nota, ma che vi suggerisco di vedere nel film.
Il protagonista è un tipo sveglio dato che si interesserà proprio a lei.
La possibilità che tutto finisca con un conflitto nucleare rimarrà sullo sfondo di Matinée ed avrà anche il suo importante ruolo nelle fasi conclusive del film.

Lo spazio lasciato a Goodman è centinellato per non rubare la scena ai ragazzini del film, perfettamente gestito negli spazi e nei tempi sullo schermo da Dante, rendendolo un personaggio eccezionale e memorabile in ogni apparizione.

Film a budget bassissimo che purtroppo ha incassato anche meno della cifra irrisoria messa a disposizione a Joe Dante, abilissimo nel gestire sapientemente i fondi realizzando un film è tutto fuorché un b-movie.
Assolutamente da riscoprire, con una grandissima riflessione sulla magia del cinema e sul potere degli horror.

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