Recensione su Marilyn

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Ottimo mimetismo allo stato brado. / 9 Agosto 2014 in Marilyn

Michelle Williams, seppur (fisicamente) non somigliante al 100% alla Monroe, calamita su di sé tutta l’attenzione dello spettatore, quasi come riusciva a fare la vera Marilyn: c’è qualcosa, nella sua interpretazione, qui, che funziona come la luce per le falene. È schermocentrica, catalizzatrice: essenzialmente, suggerisce qualcosa di misterioso, di affascinante, che cova sotto l’apparenza.

Però, il film, invero assai mediocre, benché ben “impacchettato”, non può reggere solo sulla sua prova d’attrice. Non me ne vogliano Branagh (lontanissimo da Olivier: forse, gli somiglia nella pronuncia, ma, avendo visto il film in italiano, non saprei dire), la Dench o la Ormond (e “quella” sarebbe Vivien Leigh?!?), ma la pellicola è decisamente impalpabile, un “vorrei ma non posso” di cui, personalmente, non sentivo granché bisogno.
Ridicola la liason tra il giovanotto e Marilyn e le pene d’amor perdute con Emma Watson (che, acidità per acidità, ammé non mi ha ancora convinta…).

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