Marilyn ha gli occhi neri

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Marilyn ha gli occhi neri

Clara, vitale, caotica e bugiarda cronica, e Diego, chef incapace di gestire la rabbia, si incontrano in un Centro Diurno per la riabilitazione di persone psicologicamente disturbate. Gli viene affidato un compito: gestire un piccolo ristorante legato al Centro, insieme ad altre persone seguite dagli psicologi. Ma Clara ha un'idea.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Marilyn ha gli occhi neri
Attori principali: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini, Mostra tutti

Regia: Simone Godano
Sceneggiatura/Autore: Giulia Louise Steigerwalt
Colonna sonora: Andrea Farri
Fotografia: Matteo Carlesimo
Costumi: Sonu Mishra
Produttore: Matteo Rovere, Paolo Lucarini
Produzione: Italia
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 110 minuti

Dove vedere in streaming Marilyn ha gli occhi neri

“Vedrai che piano piano metterò tutto a posto…” / 14 Aprile 2022 in Marilyn ha gli occhi neri

Gradevole commedia italiana dove i protagonisti, Stefano Accordi e Miriam Leone, interpretano due personaggi un po’ schizzati: lei con una vita decisamente confusa e caotica, lui con una difficoltà a gestire la rabbia. Il loro incontro presso un centro diurno per la riabilitazione sarà determinante e folgorante.
Non che la trama sia particolare ma questo film risulta molto piacevole da vedere.
Stefano Accorsi e Miriam Leone sono meravigliosi.
Trasmettono le difficoltà e le paure di Clara e Diego.
«Mi mancava un pezzo… Mi è sempre mancato»
Da vedere!
Ad maiora!
#filmaximo

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Tema interessante, svolgimento prevedibile / 28 Gennaio 2022 in Marilyn ha gli occhi neri

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il film Marilyn ha gli occhi neri di Simone Godano, prodotto da Groenlandia (Matteo Rovere), è una commedia sentimentale ambientata nel mondo del disagio psicologico. Dopo Croce e delizia (2019), che parla di relazioni sentimentali tra persone non più giovani, Godano batte, nelle premesse, un altro terreno narrativo “non banale”, nel panorama cinematografico italiano, e gli rendo merito della sensibilità.

All’inizio, questa commedia m’è parsa interessante: non mi sembrava inutilmente accomodante nei confronti del tema del disagio psicologico e il dolore provato dai personaggi a causa dei propri comportamenti “anormali” mi sembrava chiaro e, a tratti, addirittura tangibile.
Per esempio, penso che, qui, Stefano Accorsi sia stato particolarmente bravo a mostrare la sofferenza fisica e mentale del protagonista, nevrotico, incapace di gestire la rabbia e, probabilmente, autistico.

Sulla distanza, però, ho faticato ad arrivare fino alla fine del film. Il minutaggio (quasi due ore) non mi è sembrato molto giustificato: ci sono varie reiterazioni e cali di ritmo, ai miei occhi i personaggi hanno perso progressivamente carisma.
Poi, passi la sospensione della credulità (anche se non dovrebbe essere questo il caso, vista l’impostazione realistica della narrazione), ma alcune soluzioni pratiche sono davvero poco credibili (sarò inutilmente pignola, ma come si può pretendere di credere alla storia di un ristorante aperto senza tutte le autorizzazioni -in materia fiscale, sanitaria, di sicurezza, ecc.- che viene chiuso e sanzionato “solo” per altri motivi?).
Infine, la conclusione è praticamente scontata. Anche qui, mi aspettavo qualcosa di meno prevedibile.

Insomma, tolte le buone interpretazioni (il citato Accorsi e, poi, Miriam Leone e Thomas Trabacchi) e consapevole che il film è stato girato in piena emergenza sanitaria da COVID-19, con tutti i problemi del caso che potrebbero aver inficiato la resa di alcuni passaggi, per me, resta molto poco.

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