Recensione su Marie Antoinette

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~Tutto questo madame, è Versailles. / 8 Dicembre 2012 in Marie Antoinette

Con questo terzo ed ultimo film della “trilogia sulla giovinezza inquieta”, Sofia Coppola pone la firma su una pellicola di stupefacente bellezza visiva grazie ai costumi da Oscar di Milena Canonero e alle sfarzose stanze della Reggia di Versailles.

Aiutata dall’incredibile colonna sonora che affianca musica classica e rock contemporaneo, la Coppola riesce a dare un incredibile tocco personale e moderno a questo personaggio storico di cui si è ormai detto di tutto, trasformandola in una specie di icona pop da presentare con titoli rosa shocking.

Magari si abbozza superficialmente la negatività emotiva ed immatura della donna, favorendo un po’ troppo l’amore per lo sfarzo, le feste e le belle cose, magari si sono tralasciati dettagli storici importanti, ma chissenefrega.

Il raffinatissimo uso dell’immagine (vogliamo parlare dell’insuperabile scena in cui fa shopping sulle note di “I want candy”?!) riesce a sovrastare qualsiasi pecca così come gli occhi ingenui ma maliziosi della Dunst, a cui sembra che questo ruolo sia stato cucito addosso.

Maria Antonietta prima di essere una regina fu una donna, una moglie, un’amante e una madre.
E con piccoli sketch sull’orientamento comportamentale all’interno dell’ovattato mondo della nobiltà 700entesca, il messaggio dell’immatura ed irrequieta spensieratezza di questa donna arriva.. e se si riesce ad andare oltre la “monotonia” della trama, saprà investire con la forza di un treno in corsa.

1 commento

  1. Stefania / 8 Dicembre 2012

    Ecco, io ho trovato lo sviluppo narrativo abbastanza carente. Benché sia rimasta molto affascinata dalle invenzioni estetiche (visive, uditive) del film e abbia apprezzato l’interpretazione della Dunst, il film non mi ha coinvolta granché. Certo, la Coppola ha il chiodo fisso della “noia” e, come lei, finora, non l’ho mai visto raccontare così bene. Ma della “trilogia” questo è il film che ho assimilato meno bene.

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