Maquia - Decoriamo la mattina dell'addio con i fiori promessi
Regia:

30 Novembre 2020

Uno dei primi suoni labiali pronunciati da un bambino è la parola “mamma”. Il ruolo della madre è uno dei concetti più ripetuti all’interno del film; tutto ciò associato al tempo e all’immortalità. Questa è la storia di una madre e di un bambino acquisito; di come una persona sola incontra un’altra persona sola. “I figli sono di chi li cresce” sembra recitare un’immaginaria voce narrante del film, in questo caso, una madre, che rimane perennemente all’età di quattordici anni. Tutti temi ricorrenti in altre pellicole ma ripresi e introdotti in un contesto molto originale.

Gli Iolph sono esseri che smettono di invecchiare raggiunta l’adolescenza e vivono in una comunità distaccata dalla realtà. Tra sogno e leggenda svolgono il lavoro di tessitori, producendo delle tele meravigliose e costosissime. Spesso utilizzano le trame per ricavare un personale linguaggio (inevitabile il mio riferimento mentale ad Arrival: gli alieni hanno un loro linguaggio e una loro visione della realtà e del tempo). Gli Iolph sembrano percepire la realtà diversamente dalle altre creature. Per loro il tempo non scorre: anni sembrano pochi giorni o poche settimane; ed effettivamente il tempo sembra scorrere via senza percezione anche per lo spettatore. Krim, uno degli Iolph, è l’unico a rimanere ancorato al suo tempo. Maquia e Leilia invece, abbracciano la nuova realtà e una percezione differente, il tempo che scivola via. Provano sulla propria pelle cosa significa amare e ritrovarsi sole. Un Iolph che ama al di fuori del villaggio sarà costretto a soffrire e resterà per sempre solo, recitava la somma anziana. L’amore per i suoi amici e sopratutto per il figlio Eriel, tuttavia allarga gli orizzonti e della nostra protagonista, Maquia.

Un contesto fantasy che non prende il sopravvento sulla narrazione. Risulta uno sfondo, una cornice che abbellisce i principali temi trattati. Le animazioni alternano momenti magici ad altri meno riusciti. La colonna sonora rapisce e commuove. La canzone dei titoli di coda mi ha definitivamente conquistato.

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