Recensione su Maps to the Stars

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27 Maggio 2014

Un film che gioca sulle opposizioni di luce ed ombra, sull’inganno dietro l’apparenza, simboleggiati dalla “doppia faccia” di Agatha, una ragazza dolce e gentile turbata da una latente schizofrenia. E poi c’è Havana, attrice non più giovanissima che comincia ad intravedere il tramonto della sua carriera, ma decisa ad ottenere il ruolo che fu della madre, anch’essa attrice, nel remake di un suo vecchio film. E’ il volto marcio di Hollywood il contesto in cui è ambientata la storia, la selva delle perversioni, l’ombra della moralità, in cui la schizofrenia di Agatha si confonde con quella di tutti gli altri. Un raggelante esempio delle potenzialità dell’animo umano, una discesa nel Maelström tra i pensieri più pericolosi. Voto con lode alla Moore, anche se bionda.

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