Recensione su Manhunter - Frammenti di un omicidio

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24 Agosto 2011

Eccellente triller,primo capolavoro di uno dei miei registi preferiti,tratto dal romanzo ” Red Dragon ” di Tomas Harris e intelligentemente modificato in alcune parti la pellicola è pervasa da una tensione altissima per tutta la sua durata,la forza del film sta nel suggerire l’orrore che si cela dietro la maschera del serial killer soprannominato ” Dente di Fata ” infatti non vediamo mai compiersi materialmente nessun delitto,tutto è suggerito e affidato all’intuito dell’agente Graham interpretato da un bravo William Petersen ( non ancora imbolsito e pacificato capo del team di CSI Las Vegas ) il film vanta anche la prima apparizzione dello psichiatra cannibale Hannibal Lecter ( qui chissà perchè chiamato Lector ) diabolicamente interpretato non da Hopkins come nel sucessivo ” Silenzio degli Innoccenti ” ma da un’eccellente Brian Cox,si può notare che a differenza del film di Demme lo spazio dedicato a questo personaggio è nettamete inferiore,scelta che non inficia minimamente il risultato finale, infatti viene dato più spazio alla figura di ” Dente di Fata ” qui reso immortale da Tom Nohan capace di sfumature interpretative degne di un premio oscar,il risulato finale è un film memorabile, all’epoca risultò un mezzo flop al botteghino,oggi è giustamete cosiderato un cult movie.

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