Tanto bello quanto veritiero / 18 Settembre 2020 in Malcolm X

Quando si va a vedere un film biografico di Spike Lee si ha la certezza e la garanzia di non essere presi in giro con storielle fatte di menzogne e misere barzellette – no, non mi riferisco a JFK, un caso ancora aperto ^_^ -, ma Malcolm X è sicuramente migliore di questi. Il film per tutta la sua durata – di ben 3 ore e 20 minuti – mostra una forte sete di verità, molto aperto, completamente nudo, che non ha nulla da pentirsi. Come film biografico è contraddistinto da una sceneggiatura molto più introspettiva e accattivante, questo sia per la forte personalità del soggetto, che ovviamente per la mano di Spike, quel “Sporco negro comunista!” non è solo Malcolm a riceverlo, ma sono in due, dichiarato dallo stesso regista. Una pellicola ad un virtuoso impatto emotivo, regia e stile rispecchiano in toto con la semantica, l’uso dei diversi colori come divisione di una trasformazione di un uomo, di una faccia, di una voce intimamente realista. Un immenso Denzel Washington – miglior interpretazione della sua carriera – abbinato alla bravura di Spike Lee dà allo spettatore l’impressione di sbirciare delle immagini di un cinegiornale degli anni 40/50. Assolutamente da vedere.

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