Toccante e sui generis / 3 Febbraio 2022 in Magnolia
A parte la punizione biblica delle rane, ho trovato il film molto particolare nella sua struttura narrativa corale, perché sebbene in molte recensioni della critica che ho letto si spieghi che gli otto protagonisti sono legati dal filo rosso del rapporto con la paternità (e da altri ancora) in realtà per me i personaggi sono tutti alquanto diversi e con storie variegate, eterogenee.
A piacermi più di tutto però è stato sia il modo di intrecciarsi delle vite di alcuni di loro, e in particolare i ruoli quasi da angeli custodi del poliziotto Jim e l’infermiere Phil, e quella soffusa malinconia della pellicola che verso la fine si apre ad una dolceamara speranza, come il cielo che in inverno si apre dopo la pioggia, bello e commovente, ma alla fine resta inverno e per la bella stagione si dovrà ancora attendere.
Ecco, mi ha dato la stessa sensazione, sicuramente per il non lieve disagio che il film trasmette, tra malattie terminali, crolli di nervi, dipendenze da droghe e storie di grandi solitudini.