Contagious: Epidemia mortale
/ 20155.285 votiNel pieno di un'invasione di zombie, un padre di famiglia non riesce a rassegnarsi al fatto che l'amata figlia adolescente sia stata contagiata, trasformandosi in un mostro.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Maggie
Attori principali: Arnold Schwarzenegger, Abigail Breslin, Joely Richardson, Douglas M. Griffin, J.D. Evermore, Rachel Whitman Groves, Jodie Moore, Bryce Romero, Raeden Greer, Aiden Flowers, Carsen Flowers, Walter von Huene, Dana Gourrier, Amy Brassette, David A. Cole, Mattie Liptak, Liann Pattison, Maris Black, Jessy Hughes, Denise Williamson, Taylor Ashley Murphy, Colin Walker, Ashley Nicole Hudson, P.J. Marshall, Brett Baker, Laura Cayouette, Mostra tutti
Regia: Henry Hobson
Sceneggiatura/Autore: John Scott
Colonna sonora: David Wingo
Fotografia: Lukas Ettlin
Costumi: Claire Breaux, Heidi Howell
Produttore: Jim Seibel, Stan Wertlieb, Ed Cathell III, Todd Trosclair, Claudia Bluemhuber, Matthew Baer, Barry Brooker, John Scott, Trevor Kaufman, Arnold Schwarzenegger, Pierre-Ange Le Pogam, Ronald R.E. Hebert, Joey Tufaro, Florian Dargel, Ara Keshishian, Bill Johnson, Colin Bates
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Horror
Durata: 95 minuti
Dove vedere in streaming Contagious: Epidemia mortale
Il classico virus che trasforma la gente in zombie si propaga anche in questo film, ma lo sviluppo della trama è secondo me abbastanza originale. Seguiamo infatti un padre (Arnold Schwarzenegger) che deve vivere con sua figlia (Abigail Breslin), infetta, le ultime settimane della sua vita, prima di essere messa in “quarantena” (leggi: fare una finaccia, perché del resto anche se il morbo ha colpito il mondo, l’umanità non è morta e giustamente cerca di salvarsi e continuare). Un rapporto padre-figlia (e non solo, viste le altre figure, come quelle della compagna del babbo) davvero singolare e interessante. Peccato però che il film sia molto ma molto lento e con un po’ troppi punti morti. La sufficienza se la prende comunque per l’originalità, la buona recitazione, tanto di Schwarzy che di Abigail, tanto per la realizzazione in sé. Non è male, ma poteva essere fatto meglio.
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CONTRO=solito tema rivisto e rivisto “un virus contagioso che trasforma le persone in zombi”
PRO= visto però in un ottica diversa quella di un padre che fa di tutto per salvare la figlia
insomma a me personalmente non è nè piaciuto e nè dispiaciuto…il film è abbastanza lento,poi valutate voi se vederlo o meno
Film particolare con Schwarzy.
Inizia come un “solito” film horror, una misteriosa epidemia ha infettato una città; dopo alcuni giorni, le persone colpite dall’infezione diventano praticamente degli zombie con fame di carne umana.
Ma il film si sofferma invece sul rapporto tra un padre Wade (Arnold Schwarzenegger) e la figlia malata Maggie (Abigail Breslin), ospitata a casa dove oltre al padre trova anche l’amore della matrigna Caroline (Joely Richardson) prima che scoppi l’infezione e la figlia si “trasformi”. Intanto i due genitori mandano gli altri due figli dalla zia per evitare che Maggie li infetti.
Qualche scena drammatica come quella con i vicini che serve per far capire alla famiglia la sorte che toccherà alla figlia; alcune scene horror come quando Maggie si spezza un dito e alla vista del sangue nero che esce dalla ferita, prende una decisione drastica.
Dopo un attimo di confusione mia iniziale, pensavo più virasse verso l’horror o per lo meno con più azione, il film si fa seguire e diventa interessante seguire l’amore di Wade e Caroline per la figlia; la normalità con cui lui e la moglie cercano di distrarla dall’orribile destino che è in serbo per lei.
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Ancora un film sugli zombie???
Si, ma basta!
Il “Zombismo” impera… manco fosse una corrente pittorica…
Questo film di bello ha solo Schwarzy in un ruolo con gli attributi: un padre che non si rassegna alla sempre più vicina morte della figlia.
Per il resto una storia lenta, con qualche cosina giusto quà e là, un pochetto di horror per alzare la tensione e un finale discreto, che invece avrei previsto una boiata.
nell’insieme niente di nuovo e tutto molto lento, 4.
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