Alta pasticceria, con ripieno all’arsenico / 16 Gennaio 2014 in Madame Bovary
La raffinatezza cromatica, la compostezza degli attori, l’eleganza lasciva e decadente della Huppert non bastano a far uscire questo film dai fiocchetti della sua confezione. Chabrol sembra avere la mano pronta ma l’anima appannata, è tutto uno scorrere di carrozze e un leggiadro volteggiare in sale da ballo. Il finale però (tolta l’appendice successiva al tragico climax al capezzale di Emma) è puro veleno, con risvolti quasi horror, un piccolo nocciolo di ferocia in un’opera da alta pasticceria.
Recensione da Oscar
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