Recensione su La legge del mitra

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Corman uber alles. / 24 Gennaio 2015 in La legge del mitra

Machine Gun Kelly

Roger Corman è uno dei re del b-movie americano. Roger Corman in attivo ha fatto tipo più di cinquanta film e ne ha prodotti almeno trecento.
Capite che cifre ? Stargli dietro risulta quasi impossibile e sembra quasi normale trovare in mezzo a questo mare magnum cinematografico, pellicole poco riuscite.. o parecchio brutte. Non è il caso di Machine Gun Kelly – La legge del mitra, opera completata in soli otto giorni. Il film in questione ha la particolarità di avere un Charles Bronson nella parte di un gangster duro e puro solo all’apparenza.

Il ritmo del film è frizzante, tutto inizia con un colpo andato a segno ed un personaggio sicuro di sé armato di Thompson. Egli è Machine Gun Kelly ovvero George Kelly Barnes un criminale che durante il Proibizionismo ambiva al titolo di Nemico Pubblico numero 1 difeso con successo e goliardia dal fu John Dillinger. La trama si sviluppa proprio partendo da un gangster di serie b, un uomo che cerca in tutti i modi di emulare un criminale come Dillinger e che fa finta di non sapere quali siano i suoi limiti. E’ innegabile, l’abito da duro c’è come c’è la mitragliatrice prepotente ma quello che manca a Machine Gun è il carattere.

Corman dirige un gangster movie prendendo spunto dai classici del genere con tanto di femme fatale che affianca il protagonista, demolendo e stravolgendo i canoni dello stesso. Charles Bronson è un criminale e vista la sua posizione dovrebbe essere fiero come una tigre. Purtroppo a Machine Gun Kelly manca il coraggio, sembra il cugino arrogante del leone de Il Mago di Oz e chi è che costruisce questo “mostro” ? Chi è che lo ha fatto ? Chi ha il potere di distruggerlo ? La sua amata.

Ribaltamento dei ruoli, Machine Gun Kelly manca degli attributi dove per attributi si intendono sia le qualità tipiche dei personaggi del genere sia quello che noi volgarmente chiamiamo “palle”. In un ambiente così virile come quella della malavita il personaggio interpretato da Charles Bronson è un personaggio pieno di paure ed insicurezze. Ad essere sicura di sé invece è la femme fatale che lo accompagna nell’opera.

Machine Gun Kelly è un film fatto di esitazioni, di tradimenti, di fobie, di segnali e di presagi. Nulla è lasciato al caso in questo semplice ed efficace b-movie. Girato prevalentemente in ambienti chiusi, la maggior parte delle riprese avvengono all’interno di un appartamento, il film è teso ed ha un ritmo veloce. Una pellicola valida che vi consiglio di recuperare.. amanti delle produzioni a basso costo e non.

1 commento

  1. Peter Lee / 10 Ottobre 2015

    Gran bella recensione,ho appena visto il film,uno dei migliori di Corman.Girato in 8 giorni,incredibile.Uno dei difetti maggiori sta nella recitazione,ma in un b/movie e` secondaria;-)

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